Visite specialistiche, addio al superticket Per le famiglie un risparmio di 4,5 milioni

Barbiero: «Provvedimento importante del governo soprattutto per chi è in crisi economica a causa della pandemia»

La Marca dice addio al superticket sanitario per visite ed esami specialistici. Il provvedimento adottato su scala nazionale farà risparmiare circa 4,5 milioni di euro alle famiglie trevigiane. «Si tratta di un importante intervento che era stato programmato dal governo ed è stato mantenuto. Non era scontato, vista l’emergenza Covid, e rappresenta un segnale ancor più significativo per tutte quelle famiglie in difficoltà economica a causa della pandemia perché grazie al taglio del superticket avranno qualche soldo in più in tasca» dice Paolino Barbiero, segretario generale dello Spi-Cgil di Treviso, plaudendo all’iniziativa e guardando alle sue ricadute positive in prospettiva.

UN AIUTO ALLE FAMIGLIE

L’azzeramento del superticket per tutti i cittadini andrà infatti a beneficio immediato della fetta più debole della popolazione che non rientrava nei criteri di esenzione già introdotti dal Veneto, ma il provvedimento in vigore da oggi, servirà a maggior ragione anche per tutti quei nuclei familiari e singoli cittadini che nei prossimi mesi si troveranno ad attraversare la crisi economica e occupazionale innescata dalla pandemia. Ogni anno l’Usl di Marca registra un’incidenza pari a 2,7 esami ogni 1.000 abitanti. Radiologia, Oculistica, Cardiologia, Test di Laboratorio, Nefrologia e Otorinolaringoiatria i reparti che forniscono il maggior numero di consulti specialistici agli abitanti della Marca. L’invecchiamento della popolazione, con un’aspettativa di vita tra le più elevate del nostro Paese (86 anni per le donne) e l’incremento delle malattie croniche, è alla base di quasi 10 milioni di visite ambulatoriali specialistiche, segnando un aumento del 4,7% tra il 2018 e il 2019.

SOSTEGNO AI PAZIENTI

«Cancellare il superticket è un’operazione sensata, che va nella direzione delle misure di sostegno ai pazienti già previste in Veneto, come l’esenzione per reddito in base all’Isee e per patologia» aggiunge il sindacalista Barbiero «estendere l’esenzione a tutti rappresenterà una boccata d’ossigeno anche per quei cittadini che si ritrovano ora in difficoltà». Una risposta concreta alle nuove forme di povertà e disagio, sorte a causa del lockdown e della sofferenza di molte aziende. «La misura inciderà in alcune altre zone d’Italia più che nella Marca dove già il 60% della nostra utenza usufruisce dell’esenzione per reddito o malattia» prosegue il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi. Lo stralcio del superticket in vigore da oggi va quindi a ridurre la tassa sulle prestazioni specialistiche. «Ben venga», conclude Barbiero dello Spi Cgil, «perché così si va a rafforzare il sostegno alle famiglie e a quanti stanno attraversando una condizione di disagio e devono poter accedere a cure dedicate pur con reddito basso». —

Valentina Calzavara

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso