Palpeggia la capotreno, denunciato un ragazzo: controlli sulla movida
La violenza sulla tratta Treviso-Montebelluna. Il questore ha disposto servizi straordinari sui giovani: 1500 gli identificati, emesse due sanzioni per stupefacenti

Violenza sessuale in pieno giorno, nel treno tra Treviso e Montebelluna, ai danni di una capotreno.
È uno degli episodi scoperti con l’intensificazione dei controlli della polizia volti a contrastare la criminalità giovanile e che ha portato all’identificazione di quasi 1.500 persone, con otto denunce e due sanzioni per droga.
Un uomo del Burkina Faso, di 22 anni, è stato denunciato dalla polizia ferroviaria per aver palpeggiato la capotreno sulla tratta che collega Treviso a Montebelluna. L’episodio risale al 4 settembre.
La donna appena subita la violenza ha denunciato quanto accaduto consentendo dunque agli agenti di identificare i violenti.
I controlli disposti dal questore di Treviso Alessandra Simone, hanno visto una serie di servizi straordinari concentrati nelle piazze del centro storico, nelle zone della movida e nelle aree di maggiore aggregazione giovanile della provincia.
Il bilancio dell’operazione conta 1.493 giovani identificati, tra cui 364 minorenni e 166 stranieri. Inoltre, è stata data esecuzione a nove provvedimenti di espulsione nei confronti di maggiorenni nati tra il 1997 e il 2007.
L’attenzione delle forze dell’ordine si è focalizzata anche sul contrasto allo spaccio e al consumo di stupefacenti, portando al sequestro di piccole quantità di droga e alla segnalazione alla prefettura di diversi assuntori, sanzionati in via amministrativa.
Un caso emblematico arriva dal commissariato di Conegliano, che ha denunciato all’autorità giudiziaria sette ragazzi, tra cui sei minorenni nati tra il 2009 e il 2010, per reati contro il patrimonio.
Questi giovani, in tre distinti episodi, si erano resi protagonisti di rapine aggravate e tentate rapine ai danni di coetanei. In uno dei casi, gli investigatori hanno monitorato il profilo Instagram di uno dei giovani rapinatori, scoprendo una “storia” pubblicata subito dopo la rapina.
Nello scatto, il ragazzo esibiva con orgoglio il bottino: un paio di scarpe Balenciaga e una felpa rossa.
Ad accompagnare l’immagine, la didascalia “300 euro in 30 minuti + cash”, un’esaltazione del gesto criminale, quasi fosse un vanto da esporre sul web per pavoneggiarsi con i propri coetanei e la sua community digitale. Si tratta della gang ha agito utilizzando un taser.
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