Violenza sessuale, slitta a maggio il processo a don Federico De Bianchi

vittorio venetoSlitta al 14 maggio prossimo il processo a don Federico De Bianchi, ex prete social di Vittorio Veneto e guida spirituale delle parrocchie di Santa Giustina e Val Lapisina, accusato di...

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Slitta al 14 maggio prossimo il processo a don Federico De Bianchi, ex prete social di Vittorio Veneto e guida spirituale delle parrocchie di Santa Giustina e Val Lapisina, accusato di aver molestato sessualmente, nel 2010, quattro pazienti del reparto di psichiatria degli ospedali di Vittorio Veneto e Conegliano, due dei quali si sono costituiti parte civile con gli avvocati Jacopo Stefani e Patrizia Vettorel. Si tratta di pazienti che all’epoca erano tutti maggiorenni: due vittoriesi di 19 e 26 anni, un coneglianese di 29 anni e un mestrino di 19 anni. Il processo è slittato per la mancata notifica dell’udienza all’avvocato bellunese Maurizio Paniz, che con il collega Stefano Trubian, difende don Federico. Ma sempre nell’udienza di ieri è emerso che la difesa è pronta a sollevare alla prossima udienza un’eccezione di nullità che potrebbe allungare i tempi del processo. I fatti che vengono contestati a don Federico De Bianchi, 43 anni, originario di Oderzo, risalgono ad otto anni fa. È a quell’epoca che, secondo le querele sporte alle forze dell’ordine, don Federico avrebbe allungato le mani nelle parti intime dei pazienti che andava a visitare come cappellano degli ospedali. Il pubblico ministero Barbara Sabattini, che imputa al prete l’accusa di violenza sessuale, contesta episodi di palpeggiamenti e baci o tentativi di baciare i pazienti. Tra i testimoni chiamati a deporre c’è anche un infermiere dell’ospedale di Conegliano, che ha informato la direzione sanitaria delle confidenze raccolte in corsia dalle quattro presunte vittime delle molestie di don Federico. È stato lui a notare del nervosismo soprattutto in uno dei quattro pazienti e a raccogliere la sua testimonianza sulle presunte molestie. —

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