Violentata a undici anni, bimba denuncia i genitori

Montebelluna. Atti sessuali dal padre, la madre acconsentiva: entrambi ora sono indagati. Confessa il suo incubo a un medico
BAMBINO SI NASCONDE DA UOMO ADULTO FOTO DI © CARLO LANNUTTI/AG.SINTESI
BAMBINO SI NASCONDE DA UOMO ADULTO FOTO DI © CARLO LANNUTTI/AG.SINTESI

MONTEBELLUNA. Lei ha solo undici anni. La violenza del padre è stata subdola, viscida, ripetuta. E il silenzio e la complicità della madre altrettanto colpevoli. La bimba ha confessato il suo incubo a un medico, a inizio agosto: finita in ospedale per un piccolo infortunio, si è aperta e ha lasciato sgorgare il suo dramma, fino a quel momento silenzioso.

E’ una storia drammatica quella emersa ieri dal tribunale di Treviso. Una storia di abusi ai danni di una bimba. La piccola, con tutte le garanzie e le tutele previste dalla legge, è stata sentita ieri nel corso dell’incidente probatorio. La bambina era già stata sentita più volte dagli psicologi, le cui relazioni sono finite sul tavolo della procura di Treviso. Non ci sarebbero danni fisici evidenti, riscontrabili. Le ferite che le faranno più male, però, sono quelle che non si vedono.

Ora la piccola è stata affidata a una famiglia nella zona del Montebellunese. I genitori sono entrambi indagati per violenza sessuale. Non è ancora stato nominato un tutore legale per la bimba, sarà lui a occuparsi della nomina di un legale. I genitori, invece, sono difesi dall’avvocato Alberto Antonello di Padova. La bimba ieri è stata chiamata a raccontare il suo incubo. Lo ha fatto, almeno in parte. Ora sarà il sostituto procuratore Valeria Sanzari a decidere come procedere con le indagini.

Una storia dai contorni neri, seppur sfumati. La tutela della minore impone il massimo riserbo. Le violenze sui minori aprono sempre degli squarci inquietanti. Sono già una ventina i reati commessi su minorenni dall'inizio di quest'anno nella Marca. Il dato è cresciuto rispetto agli anni scorsi perché, grazie alla fitta rete tra Usl 9, enti locali e forze dell’ordine, vengono alla luce e denunciate molte più violenze rispetto al passato. In questo caso drammatico la confessione della bimba è sgorgata quasi per caso, il suo silenzio ha trovato un’improvvisa valvola di sfogo nel confronto con i medici dell’ospedale in cui era stata portata per un banale infortunio. L’avvocato dei genitori della bimba si è detto «soddisfatto per quanto emerso in sede di incidente probatorio», ieri. Secondo il legale, la bimba non avrebbe riferito di episodi di violenza specifici, e non ci sarebbero danni di tipo fisico. Non c’è stato stupro, secondo la difesa. La delicatezza della vicenda non ha bisogno di tante spiegazioni, e le indagini proseguono. La piccola, come detto, è stata affidata a una famiglia nella zona di Montebelluna. Ai genitori non è stato impedito di vederla, anche se sempre sotto la “scorta” degli psicologi.

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