Villorba, Tasi solo sulla prima casa

VILLORBA. Niente Tasi per seconde case, capannoni e negozi. L’assessore al bilancio di Villorba Silvia Barbisan ha preso una strada in controtendenza rispetto ai colleghi per trovare quei soldi di cui i Comuni hanno bisogno. La Tasi verrà applicata solo sulla prima casa al 2,5 per mille, con un esenzione fissa di 125 euro. «In questo modo il risparmio medio rispetto allo scorso anno, quando pagavano solo l’Imu, sarò del 15/20%», spiega. Ma saranno esenti tutti gli altri, praticamente tutti coloro che già dovranno pagare l’Imu, a cui la giunta ha scelto di non mettere un’ulteriore gabella. In questo modo nemmeno gli inquilini dovranno pagare. «Il territorio villorbese è caratterizzato da una forte presenza di immobili destinati ad attività di impresa, molti dei quali oggi sfitti o inoccupati. Con l'azzeramento della Tasi per tali tipologie di immobili, oltre che per le seconde case», spiega Barbisan, «si conta di renderli maggiormente appetibili e di favorire la ripresa delle attività in capannoni, negozi, laboratori ed uffici oggi chiusi, per non dire abbandonati».

Le note dolenti però arrivano dall’Irpef, che dallo 0,4 verrà portata allo 0,6%. Aumentata la soglia di esenzione, dai 10 mila ai 15 mila euro. Il Comune di Villorba anche in questo caso si è distinti rispetto a molti Comuni, che hanno scelto di rendere l’Irpef progressiva. «È un’imposta già progressiva, visto che si basa sul reddito imponibile. Non ci sembrava il caso di accentuare ancora di più questa progressività», ha precisato, da parte sua, l’assessore al bilancio di Villorba. «Contrariamente a quanto paventato da alcuni», conclude l’assessore, «non solo intendiamo andare incontro a chi vive e lavora nel territorio villorbese, ma anzi intendiamo dare una risposta ai mancati benefici che sarebbero derivati dalla fusione con il Comune di Povegliano, fusione che avrebbe generato, tra contributi e risparmi, un introito di circa 15 milioni di euro nel prossimo decennio».(f.c.)