«Villa Spineda sia pubblica» A Volpago parte la petizione

VOLPAGO DEL MONTELLO. “Civica per Volpago”, la lista guidata da Sebastian Grosso, ha lanciato una petizione perché Villa Spineda-Gasparini-Loredan, almeno in parte, sia pubblica. È uno dei beni...
VOLPAGO DEL MONTELLO. “Civica per Volpago”, la lista guidata da Sebastian Grosso, ha lanciato una petizione perché Villa Spineda-Gasparini-Loredan, almeno in parte, sia pubblica. È uno dei beni immobili che apparteneva a Veneto Banca che a sua volta l’aveva rilevata da Benetton. Lì si svolgevano le assemblee della banca. Ora è nel patrimonio di cui si occupano i liquidatori, ma le parole del sottosegretario Baretta, per il quale alcuni beni potrebbero andare ai Comuni (come nel caso della sede di piazza Dall’Armi a Montebelluna o Palazzo Thiene a Vicenza), ha spinto la lista civica a cercare con una petizione di poter far sì che almeno in parte quel complesso col suo parco diventi pubblico.


Il Comune non ha certo le risorse per acquisirla, la Sovrintendenza ha fatto sapere che non ha intenzioni di rilevarla e allora ecco la petizione per cercare di far diventare di utilizzo pubblico almeno una parte del complesso. È una villa il cui progetto risale al 1753 commissionato da Marcantonio Spineda de Cattaneis, esponente della nobiltà trevigiana, poi la villa era diventata di proprietà di Jacopo Gasparini, che era stato governatore dell’Eritrea, quindi era diventata di proprietà dei conti Loredan. Veneto Banca ne era divenuta proprietaria nel 2009 e ora fa parte del patrimonio in liquidazione. Civica per Volpago la propone ora come un cardine che «costituirebbe un punto di partenza nel collegamento diretto fra il Montello e Treviso, il maggior bacino d’utenza per la collina, sfruttando l’esistente che non necessiterebbe di alcun intervento, inserendosi naturalmente nel sistema ciclabile urbano del capoluogo. L’accesso al parco di villa Spineda, possibili visite organizzate degli interni in specifici periodi, l’utilizzo di alcuni ambienti interni od esterni per manifestazioni, chiaramente in accordo con la proprietà, rappresenterebbe un punto decisamente interessante come tappa di un percorso, che darebbe sicuramente lustro all’intero territorio» e per ottenere tale scopo ha lanciato una petizione.
(e.f.)


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