Villa Gobbato e casa Pinarello in vendita
Il Comune ha bisogno di fare cassa: potrebbe arrivare più di un milione di euro

Villa Gobbato, assieme a Casa Pinarello e ad alcuni terreni di proprietà comunale tra i beni che potrebbero essere messi in vendita
PAESE.
Casse vuote e patto di stabilità, il comune è costretto a vendere il patrimonio. I primi beni ad essere alienati potrebbero essere villa Gobbato, già sede del municipio, e casa Pinarello. In tutto da questi due edifici potrebbero arrivare più di un milione di euro. A contribuire alla decisione anche gli altissimi costi di manutenzione, che inevitabilmente fanno salire la spesa corrente del municipio. Esattamente il contrario di ciò che il governo pretende dai comuni. Restano da stabilire i tempi, forse per il 2011 l'alienazione dei due beni potrebbe non risultare necessaria, ma per l'anno successivo appare invece un appuntamento obbligato. La giunta Pietrobon si sta guardando attorno. All'ordine del giorno c'è la stima degli immobili di proprietà. Da esse deve saltare fuori almeno un milione. E di possibilità di scelta non ce ne sono molte. Villa Gobbato sembra essere la prima a dover essere alienata. Villa storica, completamente vincolata, è stata sede di una scuola prima e del municipio poi. Oggi sede della pro loco. «Mantenerla costa molto, e sarebbe da restaurare - ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Martino de Marchi - Non abbiamo preso alcuna decisione, ma villa Gobbato potrebbe essere venduta». Gli ostacoli però non sono pochi. Prima di tutto è necessario valutare se il mercato in questo momento sia in grado di soddisfare le richieste della giunta. «La villa oggi vale circa un milione - prosegue l'assessore - Ma il suo valore reale sarebbe ben più alto. Necessità però di un restauro consistente, e soprattutto non la si può toccare, essendo completamente vincolata». Proprio per questo l'amministrazione sta valutando anche un piano B: la vendita di casa Pinarello e di alcuni terreni di proprietà comunale. L'edificio davanti al municipio ha un valore decisamente inferiore a villa Gobbato, ma certo può rappresentare un occasione per aziende edili e immobiliari. «Casa Pinarello può essere demolita e poi ricostruire con la stessa cubatura. Quindi è più interessante, ma vale molto di meno. C'è una stima che parla di 350 mila euro, ma forse è in eccesso. Con essa andrebbero venduti alcuni terreni», ha spiegato De Marchi. Il comune di Paese oltre a guadagnare dall'alienazione risparmierebbe i soldi di manutenzione che, per villa Gobbato, ammontano a circa 20 mila euro l'anno. Nei prossimi due anni le casse comunali devono risparmiare un milione e mezzo di euro, mentre il taglio dei trasferimenti ammonta a circa un milione. «Non siamo contrari all'alienazione a prescindere - ha spiegato il consigliere Valerio Mardegan - Nel caso di villa Gobbato bisogna pensarci attentamente, anche perché è necessario trovare una sede alternativa per le associazioni che ospita». (f.cip.)
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