Villa Bolasco inaccessibile ai disabili, la denuncia dell’ingegnere Berro: «Situazione umiliante»

La denuncia di Paolo Berro: «Il sito dice il contrario. Mi sono sentito umiliato». L’università di Padova risponde: «Situazione temporanea per il viale d’entrata»

Davide Nordio
Castelfranco villa Bolasco visita del parco
Castelfranco villa Bolasco visita del parco

Parco e villa Bolasco inaccessibili ai disabili, anche se il sito che li illustra dice il contrario. A segnalare la cosa è l’ingegner Paolo Berro, tetraplegico, che domenica scorsa ha vissuto sulla propria l’impossibilità di visitare il complesso.

«Il sito ufficiale definisce genericamente il luogo come accessibile, raccomandando solo una prenotazione preventiva in caso di esigenze particolari. Nessuna fonte, tuttavia, riporta chiaramente le gravi difficoltà reali che ho personalmente riscontrato, una situazione profondamente umiliante e frustrante» spiega Berro in una lettera inviata alla prorettrice al patrimonio culturale dell’Università di Padova (proprietaria del compendio Bolasco) Monica Salvadori, al direttore del dipartimento Tesaf Paolo Semenzato, ma anche al sindaco Stefano Marcon. «L’accesso al parco, indicato erroneamente online come facilmente fruibile da via Ospedale, avviene invece da una stradina laterale, un vialetto di circa 100 metri, completamente ricoperto da ghiaia fine, un ostacolo insormontabile per chiunque utilizzi una carrozzina. Non esistono parcheggi dedicati per disabili nelle immediate vicinanze, obbligando a parcheggiare molto distante e a percorrere tragitti aggiuntivi estremamente disagevoli».

Ma Berro domenica scorsa non si è dato per vinto: ed ha provato ad entrare utilizzando l’ingresso della villa: «Dopo un percorso di un chilometro, una cortese signora, pur comprendendo la situazione, mi ha negato l’accesso, specificando che l’unica via possibile era proprio quella da cui provenivo e che era per me inaccessibile. Questa situazione mi ha colpito profondamente, non solo per la fatica fisica subita, ma anche perché rappresenta in maniera evidente quanto sia ancora distante una reale inclusività nel nostro territorio. Villa Bolasco, gioiello culturale e patrimonio pubblico, dovrebbe essere un esempio di apertura e accoglienza universale».

Per Berro questa situazione cozza con quanto previsto dalla legge 67/2006 che tutela i diritti dei disabili: «Inoltre il Dpr 503/96, prevede non solo posti auto riservati agli ingressi ma una pavimentazione adatta ai percorsi di accesso, che sia stabile, compatta e sicura. Nulla di tutto questo è stato rispettato».

L’Università di Padova risponde che le difficoltà non riguardano la visita al parco o alla villa dopo «il rifacimento di tutti i sentieri principali in terra stabilizzata. Mentre la villa è dotata di rampe e servizi igienici per garantire l’accessibilità alle persone con disabilità motoria», ma del viale di accesso che ora è al centro di un intervento del Comune «cui sono affidati il recupero della Casa degli Strepiti: siamo certi che coglierà il segnale per garantire che anche il tratto che conduce dal parcheggio all’ingresso del Parco riceva una adeguata sistemazione accessibile per tutti». Inoltre sarà aggiornato il sito «informando preventivamente i visitatori con disabilità motoria delle possibilità di accessibilità condizionata dal lato della Villa, in borgo Treviso».—

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