Nasce Ladyland, la casa di riposo per i cani anziani di Enpa

A Ponzano Enpa Treviso rivoluziona il concetto di canile: in arrivo Ladyland, un’area dedicata ai cani anziani con cucce climatizzate e giardinetto. Crescono i casi di animali rimasti soli dopo il ricovero o la morte del proprietario

Fabiana Pesci
Ponzano, nasce Ladyland: la casa di riposo per cani anziani grazie a Enpa Treviso
Ponzano, nasce Ladyland: la casa di riposo per cani anziani grazie a Enpa Treviso

Canile uguale luogo triste. Animali con il morale a terra, abbandonati a se stessi, a parte cibo e acqua. Macchè. Al netto che le adozioni al Rifugio di Ponzano procedono a ritmo cubano, Enpa Treviso ha pure deciso di rifare il look alla struttura, aprendo una casa di riposo per cani anziani.

Il nome c’è già “Ladyland”(in onore di una cagnolona anziana di un donatore deceduto), il progetto pure. E, se tutto andrà come deve, il taglio del nastro è previsto per fine 2025. Dietro alle cucce climatizzate (contro caldo e freddo), al giardino privato e ai comfort da hotel a 5 stelle però si nasconde un fenomeno che sta prendendo sempre più piede.

La Rsa

Il film è il seguente: l’animale di affezione è di una persona anziana, quest’ultima finisce in una Rsa o lascia questa Terra, e il cane dove finisce? Se non ci sono parenti pronti ad accoglierlo entra in campo la rete assistenziale a quattro zampe, targata Enpa, che prende in carico, accoglie e poi dà in adozione, il prima possibile.

«Il fenomeno degli abbandoni sta scemando, per fortuna», spiega Valentina Perin, tesoriera di Enpa Treviso e referente regionale dell’associazione che tutela gli animali, «aumenta però questa tipologia di situazioni complesse, che noi gestiamo in sinergia con i Comuni».

Alla luce del fiorire di cani non più giovanissimi che varcano la soglia del rifugio, ecco l’idea di Ladyland: «Grazie al contributo di un donatore, abbiamo deciso di realizzare un’area dedicata ai cani più anziani, separata dal resto della struttura. Avrà delle cucce dotate di ogni comfort, riscaldate di inverno e rinfrescate d’estate, un giardinetto, una zona con dell’acqua. Questo perché i cani non più giovani hanno altre necessità e un altro temperamento rispetto ai cuccioli e agli adulti, poi per rendere più semplice il reinserimento nella nuova famiglia».

I cani sordi

Oggi al canile di Ponzano i cani che veleggiano o hanno superato le dieci primavere sono 12, su una novantina in tutto. «Noi cerchiamo di trovar loro una famiglia il prima possibile e devo dire che adozioni ce ne sono, persone di buon cuore pronte ad accogliere un animale». La nuova sezione per cani âgé sarà “elastica”, si allargherà e stringerà a seconda delle presenze.

Il progetto arriva all’indomani di un grande risultato per Enpa, il rinnovo triennale del contratto di gestione del rifugio. Una vittoria per l’Ente nazionale protezione animali, frutto di un lavoro lungo decenni. Ma non basta di certo la Rsa a quattro zampe. Al canile di Ponzano trova spazio un nuovo progetto, sconosciuto ai più: sono stati formati dieci operatori in grado di comunicare in una sorta di lingua dei segni con i cani sordi. Questo fiore all’occhiello si unisce a un’altra specializzazione, la gestione dei cani mordaci. Perchè sì, per mille motivi, ci sono pure gli animali con un caratteraccio.

L’esercito dei gatti

Questa la situazione a Ponzano, trenta chilometri più a Nord si apre il fronte gatti, dove l’Enpa gestisce il Gattile di Conegliano. E sono buone notizie pure da lì: la campagna di sterilizzazione urbi et orbi messa in campo dall’associazione sta producendo i suoi frutti. Per carità, c’è ancora un esercito di mici e micetti da curare e poi piazzare (300 gli ingressi nel 2024, cui si aggiungono 60 gattini in stallo), ma i numeri sono in netto calo: «Il numero è in calo rispetto agli anni precedenti grazie al maggior numero di sterilizzazioni sia dei gatti privati che, soprattutto, di gatti liberi nel territorio, su segnalazione dei cittadini.

Questo è il risultato di una costante opera di sensibilizzazione e informazione per cui c’è stato un aumento di segnalazioni di questo tipo», spiega Enpa. L’associazione lavora senza sosta, ma nulla potrebbe senza il sostegno delle persone, i volontari, con il loro tempo, e poi servono pure soldi. «Rinnoviamo», chiude Valentina Perin, «l’appello alla donazione». Le info per aiutare cani e gatti su Enpatreviso.it. 

 

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