Vicesindaco Marcon e assessore Filippetto dimessi per 24 ore

CASTELFRANCO. Sono durate ventiquattr’ore le dimissioni del vicesindaco Stefano Marcon e dell’assessore all’urbanistica Roberto Filippetto. Per un giorno la giunta Dussin ha perso due dei suoi sette componenti. Il tutto nel massimo riserbo, o quasi. Ad accorgersi della manovra, dettata dalle regole delle nomine in Fondazione Cassamarca, è stato il capogruppo del Pd, Sebastiano Sartoretto che ha chiesto spiegazioni ufficiali in consiglio comunale, non avendo ottenuto dal sindaco alcuna risposta alla sue richieste. «Cose mai viste», osserva l’esponente dei democratici. E racconta di un giorno senza vicesindaco e assessore all’urbanistica. I due si sono dimessi per entrare con l’architetto leghista Giovanni Squizzato nella terna dei nomi che il sindaco ha proposto per la rappresentanza castellana nel consiglio di amministrazione della fondazione Cassamarca. Così alle 10.46 del 28 novembre Stefano Marcon ha depositato all’ufficio protocollo del municipio la sua lettera di addio alla giunta con rinuncia all’incarico affidatogli da Luciano Dussin, un minuto dopo è stata consegnata quella del collega Filippetto. Il 26 novembre aveva già lasciato il suo posto di presidente del consiglio comunale Giovanni Squizzato, poi entrato nel cda di Cassamarca. Lo stesso giorno Sartoretto ha chiesto al segretario generale copia delle lettere di dimissioni dei tre leghisti. «Mi ha risposto via mail alle 12.38 del 27 novembre» continua Sartoretto, «inviandomi copia della lettera di dimissioni di Squizzato e dicendomi che non gli risultavano invece quelle dei due assessori». Così era: le lettere sono arrivate “prontamente” il giorno successivo. Ma di queste nessuno ha fatto parola fino a quando Sartoretto non ha sollevato il problema venerdì sera in consiglio comunale. «Una formalità», difende il sindaco il suo silenzio, «E non è certo crollato il palazzo. I tre indicati per il cda di Cassamarca per poter essere nominati non dovevano ricoprire cariche amministrative ed è per questo che Squizzato prima, Marcon e Filippetto dopo si sono dimessi. Tre candidature di peso per svolgere un ruolo importante a servizio della nostra città. Una volta ufficializzato l’ingresso del primo nel consiglio della fondazione, ho reintegrato vicesindaco e assessore. Dov’è lo scandalo?». «Poca trasparenza», gli ribatte a tono Sebastiano Sartoretto.
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