Via due consiglieri, Tonon rischia la crisi
Vittorio Veneto, Adriano Botteon spara sul nuovo supermercato approvato dalla giunta: «Cemento e speculazione»

Borghesi Vittorio Veneto primo consiglio comunale e giuramento del sindaco Roberto Tonon
VITTORIO VENETO. Non è ancora crisi, in Comune a Vittorio Veneto, ma poco ci manca. Ha lasciato la maggioranza il consigliere del Pd, Adriano Botteon, critico con l’ok dato dalla giunta Tonon ad un nuovo supermercato vicino alla Cadoro. Contemporaneamente ha dato le dimissioni dall’assemblea municipale Paolo Bassetto, subentrato a Giuseppe Costa quando questi è diventato assessore. Personali i motivi che hanno indotto Bassetto a lasciare. Bassetto sarà sostituito da Giacomo Tonon, il primo dei non eletti; Botteon, invece, resterà in Consiglio. Probabilmente in un ruolo solitario, ma difficilmente affiancherà il suo voto a quello della maggioranza. L’amministrazione Tonon potrà dunque contare soltanto su due voti di differenza. Da quando è stato eletto sindaco, Tonon, apprezzato per la sua moderazione, non è sempre riuscito a smaltire i mal di pancia che si sono rincorsi tra un componente e l’altro della maggioranza. Questa volta, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il benestare ad un nuovo supermercato in un’area dell’impresa Tonon, all’ingresso sud della città. Il bilancio che sarà portato all’esame del consiglio comunale del 19 luglio mette in conto circa 500mila euro da una variante. Sono i soldi che il Comune introiterebbe dal nuovo insediamento commerciale. «È vero, questo supermercato non piace quasi a nessuno – riconosce Marco Dus, capogruppo Pd – ma in una riunione di maggioranza, recentemente, si è detto che non abbiamo i soldi per mettere in sicurezza la scuola Parravicini, per dotare lo stadio di atletica di nuove piste e per completare Piazza Meschio, che da sola comporta un esborso di 720mila euro. Nessuno però, in quella sede, ha alzato la mano per dire: si rinunci. L’unica opportunità di incamerare risorse era data da questo nuovo centro commerciale. E così ci siamo decisi ad andare avanti». Ma, appunto, è rottura. «Purtroppo la maggioranza consiliare vittoriese di cui, fino a ieri sera, facevo parte, ha deciso di avallare la futura variante per un nuovo supermercato vittoriese, in zona sud, a pochi metri dalla Cadoro – ha subito protestato su Facebook Adriano Botteon, già segretario del Pd - una decisione contraria ai propositi elettorali: al consumo zero del territorio, al sostegno ai negozi medio-piccoli rispetto alla grande distribuzione organizzata, al riutilizzo dei moltissimi contenitori vuoti che abbiamo nel territorio comunale. Contraria al buon senso, visto che vi è un supermercato (Cadoro) a pochi metri di distanza, ed altri 3 (Emisfero, Coop, Lidl), nel raggio di un chilometro». Nella riunione di maggioranza si è detto che parte delle risorse in arrivo dal nuovo impianto commerciale sarebbero finite nel completamento della grande incompiuta di Vittorio Veneto, Piazza Meschio. Ma, questo, è un altro motivo per cui Botteon ha deciso un passo a lato. «Piazza Meschio è una piazza vergognosamente ferma da 8 anni, schiava di un famigerato accordo pubblico privato. La Piazza si può realizzare da subito facendo scelte differenti. Presiedo la commissione bilancio e lo posso garantire senza paura di smentite. Come maggioranza avevamo già deciso, alcuni mesi fa, di non apportare la variante del supermercato, inquadrandola per quello che è: una speculazione sul territorio. Mi dispiace moltissimo, ma il mio apparato digestivo politico non mi consente di inghiottire anche questo, enorme, rospo». La seduta municipale del 19 luglio si presenta gravida di incognite. Per non rischiare di andar sotto, anche il sindaco Tonon sarà costretto a votare la variante.
Francesco Dal Mas
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