Vetri Speciali fa centro Trenta milioni dalla Bei

ORMELLE. Vetri Speciali, mai come questa volta: l’azienda di Ormelle, assieme alla sua casa madre trentina, è la prima azienda italiana ad aggiudicarsi un finanziamento dalla Bei, la Banca Europea per gli Investimenti, per il rilancio e la ristrutturazione di due siti produttivi (quello di Ormelle, appunto, e quello di Trento).
Il finanziamento è di tutto rispetto: 30 milioni di euro, che serviranno a integrare un doppio progetto di rilancio il cui preventivo si aggira sui 77 milioni. In particolare, per quanto riguarda lo stabilimento di via Stadio a Ormelle la cifra sarà investita nella riqualificazione di un forno, mentre a Gardolo (provincia di Trento) la Vetri Speciali riattiverà un ex stabilimento che aveva acquistato tre anni fa dalla Whirlpool, azienda che aveva deciso di investire altrove. In entrambi i casi, due indizi della volontà di Vetri Speciali di continuare a investire sia in mezzi che in personale. Il prestito europeo, infatti, non sarebbe stato erogato in assenza di precise condizioni, tra cui, appunto, il reinserimento del personale del vecchio sito industriale recuperato (in questo caso, lo stabilimento trentino) e lo studio di progetti di ricerca nel campo dell’innovazione (una decina quelli già avviati dalla Vetri Speciali, azienda gestita dall’imprenditore Giorgio Mazzer che conta 760 addetti e ha chiuso il 2016 con ricavi per oltre 135 milioni).
Il finanziamento europeo ha una durata di sette anni, con un tasso fisso dello 0,53 per cento. Consentirà di completare l’uscita dell’azienda dalla crisi, un percorso già iniziato nel 2014, quando le parti sociali e i dirigenti dell’azienda raggiunsero l’accordo su uno dei premi di risultato più alti della provincia di Treviso: il premio di partecipazione dei dipendenti nel triennio 2014-2016 è arrivato fino a 3680 euro a testa, per tutti i 150 collaboratori dello stabilimento, dagli impiegati agli operai, fino ai quadri.
La Vetri Speciali produce contenitori in vetro cavo per alimenti e bottiglie sagomate destinate alla grande distribuzione (circa 400 milioni di bottiglie prodotte ogni anno), e ha altri due stabilimenti a Pergine, sempre in Trentino, e a San Vito al Tagliamento (provincia di Pordenone). Le buone notizie arrivate dalla Bei potrebbero avere dei riflessi virtuosi anche sull’occupazione. L’azienda ha già annunciato un piano di assunzioni all’interno dell’ex stabilimento Whirlpool, ma anche gli sforzi profusi nella fabbrica di Ormelle fanno ben sperare per il mercato del lavoro nella Marca.
(a.d.p.)
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