Vedelago sotto in mezz’ora

Albaredo e Casacorba le frazioni più colpite dal fortunale: strade impraticabili Via Brenta resta al buio. La sindaca Andretta in sopralluogo: «Urgono interventi»

VEDELAGO. Ore 17 di ieri, improvvisamente buio e il cielo scarica con inaudita violenza 110 millimetri di acqua su Vedelago, accanendosi in particolare su Albaredo e Casacorba. Inizia l’incubo. Il telefono della sindaca Cristina Andretta, impegnata in municipio nel ricevimento del pubblico, si fa rovente. A chiamarla i residenti delle due frazioni flagellate dall’ondata di maltempo per segnalare case allagate, alberi caduti, strade impraticabili. Scatta l’emergenza. La sindaca convoca il responsabile dei Lavori Pubblici, allerta vigili urbani e protezione civile. Si parte per l’ispezione. Ovunque acqua. Le richieste di aiuto arrivano da via Cornetta, via Gazzie, via Piazziotti, via Damini e via Corriva, che è la strada provinciale. E poi ancora da via Santa Brigida a Casacorba. Strade letteralmente impraticabili. I campi sono scomparsi sotto una distesa di acqua. Una palude. Almeno sei case sono già allagate: l’acqua è salita di qualche centimetro in garage, cantine e Seminterrati. Il sopralluogo continua con i tecnici del Consorzio di Bonifica Piave. Sotto accusa finisce la rete idraulica del territorio. Non è solo un problema di manutenzione. «L’assetto idraulico è inadeguato», osserva Cristina Andretta, «Occorre capire come intervenire. Subito».

Volontari, vigili del fuoco e cittadini sono al lavoro per contenere una sorta di inondazione. Fossi e canali hanno tracimato, i tombini non sono riusciti a smaltire la violenza del nubifragio. Sott’acqua anche il sottopasso pedonale del centro di Albaredo.

Spinti dalla pioggia e dal vento sono caduti diversi alberi. Uno si è abbattuto su un palo che sorregge la linea della corrente elettrica di via Brenta spezzandolo.

Dalle 17 alle 22 - fino al ripristino operato dai tecnici dell’Enel - quaranta famiglie restano al buio.

Alle 18 la pioggia si placa, alle 19 l’acqua comincia ritirarsi. È finito l’incubo, ma non l’emergenza. Ora è tempo di contare i danni.

Stamattina la sindaca tornerà in sopralluogo nelle zona colpite.

Alessia De Marchi

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