Vedelago: sale sul tetto della scuola, coppietta scovata dai vigili

VEDELAGO. Una coppietta di adolescenti è salita sul tetto della scuola materna destando allarme e preoccupazione. È accaduto a Fossalunga nei giorni scorsi. I protagonisti sono due ragazzi di 17 anni, lui di Cavasagra e lei di Vedelago. A scoprirli sul tetto della scuola due agenti della polizia locale dell’Unione Marca Occidentale, Mirko De Checchi e Nicolò Vettorazzo che è in servizio dallo scorso primo luglio. I due vigili hanno ricevuto dal vicesindaco Marco Perin la segnalazione che due ragazzi si erano arrampicati sul tetto della scuola. Si sono così attivati, andando a Fossalunga per capire cosa fosse successo. Da giù non si vedeva nulla. I due ragazzi si erano ben nascosti.
E così gli agenti non ci hanno pensato due volte e hanno deciso di salire a loro volta sul tetto. Si sono arrampicati su di un muro di mattoni forati che hanno usato come scala. Una volta sul tetto, hanno “scovato” i due ragazzi stesi supini che parlavano tranquillamente. I due sono stati identificati. Agli agenti hanno confessato di essersi rifugiati in quel posto in quanto lontano da qualsiasi sguardo. Gli agenti si sono preoccupati di farli scendere, chiedendo ai vicini una scala, perché la discesa poteva rivelarsi più faticosa della salita.
Non è la prima volta che gli agenti della polizia locale della Marca Occidentale sono costretti a intervenire soprattutto nei parchi pubblici per bravate di ragazzini. «Dalla fine della scuola», racconta il comandante dell’Unione, Maurizio Zorzi, «riceviamo continue segnalazioni da parte della cittadinanza di adolescenti che si fermano in queste aree di verde pubblico e spesso disturbano, giocano a calcio anche nelle zone dove ci sono bambini che rischiano così di prendere il pallone in faccia».
È capitato la settimana scorsa a una signora di Resana che in un parco pubblico di via Giorgione ha preso una forte pallonata rischiando di finire all’ospedale. «Questi gruppetti di ragazzi», osservano i cittadini, «se la gente protesta continuano a giocare a calcio. Tranquilli. “Noi giochiamo fino a che vogliamo e nessuno ci fa nulla, siamo minorenni”, rispondono poi con qualche imprecazione».
Proprio per questo motivo, questa bande di ragazzi saranno chiamate nei prossimi giorni, accompagnate dai genitori nella sede della polizia locale. A convocarle lo stesso comandante Zorzi sperando che quest’altra via possa finalmente servire a qualcosa. Non è servito, invece, a granchè togliere una delle panchine di via Giorgione a Resana per evitare che i soliti teppistelli la occupassero, non permettendo a nessuno di sedersi.
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