Vedelago, dodici carri e tanta solidarietà Pro loco e Avis fanno il pieno di pubblico

l’evento
Sfilata di Canevale ieri a Vedelago tra divertimento, arte e soprattutto solidarietà. L’Unione della Marca occidentale dell’Avis, che patrocina la manifestazione organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha allestito infatti un chioschetto per il brulé e i dolci tipici il cui ricavato andrà in beneficenza. Hanno sfilato dodici carri e tre gruppi di figuranti. Il corteo a cui hanno assistito migliaia di persone è partito da via Bassanese, per poi risalire in via Papa Sarto e giungere infine davanti al municipio. «È stata una bella festa con molti partecipanti, grazie a tutti i volontari» il commento della sindaca Cristina Andretta. I primi a sfilare sono stati i figuranti seguiti poi dai carri mascherati. Da Caselle d’ Asolo, il gruppo “Evviva el Paron dei Peri” è andato con la fantasia nel lontano e antico Giappone: “Le Geishe asolane” era il titolo del carro. Da Barcon di Vedelago sono arrivati in centro invece “Quelli degli anni ‘70”. Il gruppo “Contrada S. Lucia” di Castagnole di Paese ha portato in piazza la sua “Candylandia”, un altro mondo fantastico è arrivato da Trevignano con il carro di via Roma “Il Regno dell’Allegria”. Il gruppo Carnevale Silea ha chiamato il carro “Al Circo, Al Circo!”, il mondo di Biancaneve ha ispirato il gruppo di Musestre. La fantasia è l’ingrediente di ogni carro per cui La Tribù dell’Allegria, da Santa Cristina di Quinto , ha battezzato il proprio “La Nostra Fantasia”. Gli Amici del Carnevale di Musano hanno fatto vivere un’avventura nella giungla. Da Zerman l’Associazione Luna d’Agosto ha ricreato il magico mondo di Topolino mentre gli Amici di Quarto d’Altino hanno ricostruito il Paese delle Meraviglie. All’attualità si è invece ispirata l’associazione Pro Giovani di Carmignano con “Giustizia in Alto Mare”. A chiudere la sfilata: “Nasa i Veci” (del gruppo Ara i veci di Camposampiero), “Tra sirene e Nettuno non ci ferma nessuno” (Gruppo Amici di Merlengo), “Benvenuti nell’Olimpo” ( Associazione Noi- San Giacomo – Sala di Istrana) e “Un sacco di desideri” (“I senza pansiera”). —
Gino Zangrando
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