Vasco Rossi svela le sue “radici” vittoriesi «Mio cugino ha vissuto qui, venivo spesso»

I ricordi del rocker di Zocca che ieri a Lignano ha ricevuto le chiavi della città. Domani sera il concerto 

LA CURIOSItÀ

«Mio cugino è cresciuto a Vittorio Veneto, da giovane venivo spesso, ho un sacco di rapporti da queste parti». Vasco Rossi svela che sotto sotto si sente un po’ vittoriese d’adozione. Il “Blasco” ha raccontato questo aneddoto ieri a Lignano, dove ha ricevuto dal sindaco Luca Fanotto le chiavi della città come segno di riconoscenza e stima da parte di una località alla quale è legato da sempre. «Sono molto contento, lusingato e fiero di questo riconoscimento – ha detto Vasco – sono legato a Lignano da tanti anni perché mio padre veniva in vacanza a Bibione e ci venivo anche io al mare ma a quel tempo ricordo che Lignano era un posto per i più benestanti...». Guarda di nuovo le chiavi e pensa al suo papà. «Lui è sempre con me e sarebbe davvero molto orgoglioso di questo dono». Ma c’è anche un angolo di Marca al quale è molto legato, ed è proprio Vittorio Veneto: «Ci è cresciuto mio cugino, da giovane ci venivo spesso anch’io. A Lignano sono venuto per la mia prima vacanza – aggiunge – con la mia fidanzata, poi quando siamo tornati a casa ci siamo separati ma è stata comunque una bella esperienza».

Albachiara e concerto

Ma ieri per il Blasco – che ha ricevuto anche il premio da Onstage come re degli stadi – non era una giornata come le altre. Era speciale. Di quelle che ti fanno fare un bilancio, ti fanno guardare indietro, prima di volgere lo sguardo al domani. Albachiara compiva 40 anni. Che sono 40 anni di vita, di storia, di una carriera sempre andata al massimo. «Non avrei mai immaginato di arrivare a questa età – commenta – e neanche pensavo che Albachiara arrivasse a 40 anni. Sono soddisfazioni enormi da un punto di vista artistico, non posso certo lamentarmi». E il futuro? «Sarà luminoso – dice senza esitazioni – Ho vissuto molto intensamente, è stata una vita straordinaria la mia e un’avventura artistica incredibile e continuerà sempre. Io non mi fermo, non ho alcuna intenzione di fermarmi, se non mi abbattono altri». Albachiara, quell’abbraccio che il Kom dà ai suoi fan alla fine di ogni concerto. E lo farà anche domani sera con il concerto – la sua terza data zero dopo quella del 2016 e del 2018 – che oggi sarà preceduto dal soundcheck riservato al Blasco Fan Club (saranno quasi 12 mila i presenti).

I ricordi

Eppure chi c’era non dimentica i concerti del 19 agosto del 1984 nel tour “Va bene, Va bene così” e del 2 agosto del 1989 con Liberi Liberi. Non lo dimentica soprattutto la città. «Vasco è da sempre un grande osservatore della società e dei suoi cambiamenti – afferma Fanotto – La sua musica colpisce direttamente al cuore della gente, perché è in grado di raccontare con grande onestà e semplicità la vita reale, fatta talvolta di illusioni e paure, ma anche di sogni e speranze. Ed è questa sua capacità assieme al suo grande carisma che oggi gli permettono di essere ancora sempre al centro della scena, trascinando con sé generazioni di ammiratori da tutto il mondo». Tutto è pronto per il concerto di domani – targato Live Nation Italia e Fvg Music Live il cui amministratore delegato Luca Tosolini ieri era presente all’incontro – che richiamerà 27 mila fan da tutta Italia. Sul web si sono già scatenati per ipotizzare la possibile scaletta inserendo i brani storici come Ti Taglio la gola e Portatemi Dio e le intramontabili Sally e Siamo solo noi, ma nulla è ufficiale. —

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