Vaccinazioni addio Punture per i bimbi soltanto a Oderzo

Dal primo agosto chiude il servizio dell’Uls 9 in via Mura Disagi per i cittadini di San Polo, Ormelle e Cimadolmo
Di Rubina Bon
Doctor giving a child an intramuscular injection in arm, shallow DOF
Doctor giving a child an intramuscular injection in arm, shallow DOF

SAN POLO DI PIAVE. Chiude da mercoledì primo agosto il servizio di vaccinazione dell'Usl 9 in via Mura. Per effettuare le iniezioni, i cittadini di San Polo di Piave, Ormelle e Cimadolmo dovranno “emigrare” alla sede del distretto sociosanitario di Oderzo, in via Manin. La decisione, che tocca specie le famiglie con figli piccoli, rientra nel piano di riorganizzazione del servizio di igiene pubblica dell'azienda sanitaria trevigiana, condiviso con le amministrazioni comunali. «A fronte di un piccolo sacrificio richiesto all'utenza, garantiamo l'aumento dei livelli di assistenza per le vaccinazioni, oltre che l'impiego di maggiori risorse nell'ambito della prevenzione delle malattie cronico-degenerative», spiega la dottoressa Giuseppina Girlando, dirigente del Servizio igiene e sanità pubblica e referente per le attività territoriali. La chiusura del servizio a San Polo di Piave e il trasferimento a Oderzo porterà l'incremento degli orari delle vaccinazioni: finora, infatti, a disposizione degli utenti c'erano una mattina e un pomeriggio. Con il raggruppamento del servizio, si passa a tre mattine e due pomeriggi. A ciò si aggiunge l'estensione dell'orario per telefonare al servizio.

Altro personale verrà invece impiegato per azioni di prevenzione, tra cui rientrano i progetti promossi dall'Usl 9 sull'attività fisica, il mangiar bene, la lotta alla vita sedentaria, con l'obiettivo di abbassare la percentuale dei pazienti affetti da malattie cronico-degenerative, a oggi la principale causa di morte. I genitori a cui era stato già fissato l'appuntamento per l'iniezione nelle prossime settimane nella sede di San Polo stanno ricevendo una lettera che comunica lo spostamento a Oderzo. Da parte degli utenti non mancheranno sbuffi e qualche lamentela per doversi sobbarcare qualche chilometro in più e raggiungere il capoluogo dell'Opitergino.

Va tenuto conto che la maggior parte dell'utenza ha un'età piuttosto bassa. I dati dell'Usl parlano di circa un centinaio di bambini dei tre Comuni che nei primi 17 mesi di vita sono invitati a sottoporsi a cinque iniezioni. Ci sono poi i richiami a 6 e 14 anni, oltre la vaccinazione alle dodicenni per il cancro al collo dell'utero e le vaccinazioni di emergenza, anche sugli adulti.

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