Un'intera comunità sotto choc per il suicidio di Lorenzo, 16 anni

Studente al Levi, il ragazzo era anche animatore in parrocchia a Biadene. Il ricordo dell’ex insegnante Miotto e del preside Toffano: «Fatto che ci interroga». Tutto il paese: «Siamo sgomenti»
Lorenzo
Lorenzo

MONTEBELLUNA. Una comunità sconvolta, che non sa darsi una spiegazione. La tragica scomparsa di Lorenzo, 16 anni, ha lasciato tutti senza parole. Il ragazzo, che frequentava la 3 B di scienze applicate al liceo "Levi", era animatore nel Grest e nei gruppi della parrocchia di Guarda, era attivo nella sua parrocchia di Biadene, giocava a basket col Valdobbiadene, era appassionato di musica. Tanti interessi, spezzati in quel pomeriggio dell'ultimo giorno dell'anno nella sua camera. Per la sera non aveva una meta precisa per festeggiare il nuovo anno, gli amici nelle settimane precedenti avevano ipotizzato di organizzare due feste, nessuna delle due era poi andata in porto e quindi non aveva una meta per la notte. Il papà Franco vigile del fuoco, la mamma Maria Antonietta Esposito direttrice del coretto dei giovani di Biadene e attiva in parrocchia, nonno e zio titolari del negozio Crai di via Feltrina Centro a Biadene, una famiglia conosciutissima la sua, e non solo a Biadene. E l'altra sera, in chiesa, per una prima preghiera a lui dedicata, erano in tantissimi.

C'erano i suoi amici, i suoi conoscenti, tanti suoi compagni di classe, i suoi amici animatori del Grest di Guarda, e don Mariano, il parroco, li ha invitati tutti alla preghiera e alla vicinanza ad una famiglia così duramente colpita, una famiglia che ha perso l'unico figlio che aveva. «Questa tragedia mi addolora in modo particolare. Sono padre di tre ragazzi uno dei quali coetaneo di Lorenzo. Esprimo la mia personale vicinanza a nome di tutto il liceo alla famiglia» è il commento del preside Ezio Toffano.

«Siamo tutti sconvolti -dice Loreno Miotto, che lo ha avuto come alunno alle medie di Biadene e come volontario in parrocchia- Lorenzo era un bravo ragazzo, impegnato in parrocchia e nello sport. Tutti ci chiediamo cosa possa essere accaduto ma nessuno di noi sa darsi una spiegazione. In chiesa l'altra sera c'era un forte senso di comunità, lo si vedeva nei volti di tante persone che hanno riempito la chiesa per una preghiera corale al Dio della Vita. Di fronte a quanto accaduto ogni genitore si sente coinvolto, ogni insegnante si sente in dovere di chiedersi cosa è sfuggito, quali segnali non ha colto. E ai ragazzi non resta che rivolgere la preghiera di parlare, di aprirsi, di far emergere gli eventuali problemi».

Lorenzo Carinato era tra gli animatori del Grest di Guarda, organizzato dalle suore salesiane, aveva seguito dei corsi per animatori a Mestre. «Lorenzo veniva a fare l'animatore al Grest e una volta alla settimana seguiva i gruppi -spiega suor Serena, che da tre anni segue i gruppi- siamo rimasti tutti sconvolti, senza parole, quando abbiamo saputo della tragedia. Lorenzo era un ragazzo solare, sempre disponibile verso gli altri e l’impegno sociale. Giovedì, quando abbiamo saputo, ci siamo ritrovati con gli animatori, siamo andati alla preghiera in chiesa a Biadene, parteciperemo a tutti i momenti di preghiera che ci saranno e saremo vicini ai suoi genitori straziati dalla perdita del loro unico figlio». Lorenzo Carinato, come ultimo gesto di generosità, ha donato le cornee e i tessuti. I funerali non sono ancora stati fissati: si svolgeranno tuttavia, probabilmente, lunedì nella chiesa parrocchiale di Biadene.

Enzo Favero

Argomenti:scuola

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso