Una storia lunga 150 anni per l’impero di Caerano

Loretta Velo, classe 1974, è figlia di Antonio Velo, nato a Montebelluna nel marzo del 1937 e diventato il patron della Velo Spa di Altivole, ditta leader nella produzione di macchinari per l'industria enologica, della birra e del trattamento delle acque. Un vero e proprio gruppo di aziende con diramazioni fino al Brasile e al Sud Africa, delle quali Loretta Velo è socia attraverso Tecnofin Spa, società finanziaria di Caerano San Marco che detiene il 18,77% della Velo Spa.
Di fatto il secondo socio più importante dopo Antonio Velo, che detiene invece il 60,6% delle azioni della ditta, capace di un giro d'affari di 33 milioni di euro nel 2010, e utili costanti negli ultimi quattro anni. La vita professionale della famiglia Velo si è sempre concentrata sull'azienda che conta una storia lunga 150 anni e ben 4 generazioni di parenti che si sono via via succeduti al comando. Tra la sede di Altivole e la filiale di Caerano San Marco sono stati realizzati più di 100 brevetti, dei quali 35 sono attualmente in uso, vero fattore che ha portato l'azienda al successo mondiale. A traghettare per diversi anni la Velo è stato Marco Rossini, ex marito di Loretta Velo, che dopo la separazione è passato dal ruolo di amministratore delegato della Velo a quello di titolare e amministratore della Cmr Industry di Candelù.
Una realtà produttiva sempre specializzata nella costruzioni di macchine per l'industria alimentare e chimica, tornata a crescere dopo che è stata presa in mano da Rossini, classe 1973, studi alla Bocconi e un ruolo importante anche all'interno di Unindustria, dove è stato prima consigliere nel 2009 e ora membro della giunta esecutiva. Una posizione guadagnata attraverso il lustro della sua Cmr, ditta prima al collasso della quale aveva comprato il ramo d'azienda portandola ora ad un giro d'affari superiore ai 6 milioni di euro.
Enrico Lorenzo Tidona
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