Una rosa di solidarietà per chi ha dovuto lavorare il Primo maggio

Il segretario generale della Filcams Cgil Alberto Irone: «Un’iniziativa di vicinanza a lavoratori e lavoratrici e di rivendicazione contro le aperture di negozi e esercizi della grande distribuzione nei giorni di festa»


Mercoledì 1 maggio, Festa del lavoro, Filcams Cgil Treviso, insieme alle ragazze e i ragazze della Rete degli studenti medi, ha distribuito una rosa solidale alle lavoratrici e ai lavoratori del commercio al dettaglio e della grande distribuzione organizzata impiegati anche nel giorno della loro festa.


Sono ancora molti, troppi, gli esercizi commerciali che decidono di restare aperti anche nei giorni festivi, impedendo ai loro dipendenti di conciliare con dignità i tempi di vita e di lavoro. Una situazione che se già risulta pesante nel corso dell’anno, nella giornata-simbolo del lavoro diviene intollerabile, spiega il sindacato.

L’iniziativa “Il Pane e le rose” mira non solo a richiamare all’ordine gli attori economici e istituzionali e in particolare a sensibilizzare i consumatori, ma anche a esprimere una solidarietà e vicinanza verso chi, pur non essendo occupato a svolgere un servizio essenziale per la collettività, non ha la possibilità di godersi questa festività.



«Tenere aperti gli esercizi commerciali i giorni di festa rappresenta una brutale privazione per lavoratori e lavoratrici - afferma Alberto Irone, segretario generale Filcams Cgil Treviso - Continueremo a promuovere e sostenere, anche attraverso questa iniziativa solidale e di rivendicazione, le chiusure di piccoli e grandi negozi i giorni di festa nazionale per un modello di commercio sostenibile, in grado di restituire il giusto valore non solo delle retribuzioni ma anche dei tempi di vita e di lavoro».

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