Una canzone per la pasticcera Sandra

Roncade, il cantautore Masini suona “29 gennaio 1991” sull’omicidio Casagrande per denunciare i troppi misteri

RONCADE. «È passato così tanto tempo che nessuno ricorda niente, sui portici del centro l'insegna di un commerciante potesse raccontare, racconterebbe quella scena». Il cold case per eccellenza della Marca, il delitto della pasticcera di Roncade, diventa musica nei versi di Stefano Masini, cantautore 53enne di Paese, in "29 gennaio 1991": un titolo che racchiude quella data di ventiquattro anni e mezzo fa in cui Sandra Casagrande, la bella e avvenente negoziante con bottega sotto i portici di via Roma, venne prima tramortita con una bottiglia di vetro che le venne rotta in testa, poi le fu conficcato uno straccio in bocca perché non urlasse, infine venne finita con ventidue coltellate che le risparmiarono il seno. L'assassino è ancora libero.

Il testo della canzone
Il testo della canzone

Masini, che all'epoca del delitto di Roncade lavorava come giornalista per una emittente televisiva locale e si occupò del caso, ora ha imbracciato la sua chitarra e ha messo l'omicidio irrisolto in musica e testo. «Ho assistito mesi fa alla rappresentazione teatrale sul delitto Casagrande e sono stato ispirato. Ho scritto il testo di getto in un giorno, poi l'ho musicato», racconta Stefano Masini che ha arrangiato il brano con Michele Palmieri alla chitarra, Giorgio Cedolin alla batteria, Massimo Donati al basso e Andrea Iseppi al violino. Il primo live de "29 gennaio 1991" a fine settembre proprio a Roncade durante "House Show", a poche centinaia di metri da dove si trovava la pasticceria di Sandra.

La fiction sulla pasticcera riapre il caso Casagrande
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La canzone è stata riproposta da Stefano Masini sabato a Casa Respiro a Morgano, durante la maratona musicale di sensibilizzazione sulla salute mentale. Ad ogni esecuzione un'emozione. Dopo l'impressionante mole di articoli di giornale e servizi in tivù, i libri, lo spettacolo teatrale e pure la fiction girata quest'inverno dalla troupe di "Chi l'ha visto?" e andata in onda su Rai 3, il delitto della pasticcera si fa in versi tra cronaca e denuncia, ma sempre con quella "pietas" che Masini ha ottenuto musicalmente con il violino di sottofondo. «Sandra era una persona con una vita che poteva apparire disordinata. E le indagini sono state approssimative, quasi che la sua vita non meritasse approfondimenti puntigliosi. Solo nel 2009 l'indagine venne riaperta su richiesta dell'allora procuratore Antonio Fojadelli», racconta il cantautore che di recente ha pubblicato il cd "Dove non c'è nessuno", «E poi c'è il paese, quasi infastidito dalle indagini».

Omertà e perbenismo hanno segnato le fasi dell'inchiesta, tanto che Masini non manca di sottolineare come «nel fascicolo solo nebbia, non c'è straccio di qualche prova». Ventiquattro anni dopo, di fronte al silenzio della giustizia, ci prova anche la musica a non far calare il sipario sull'omicidio ancora senza un colpevole.

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