«Un trevigiano su otto è depresso»

Un presente a tinte fosche e un futuro che non vede luce. Per l'Usl 9 sono circa 8.500 i trevigiani malati di una grave forma di depressione, circa l'uno per cento della popolazione. Secondo la casa di cura “Park Villa Napoleon” di Preganziol - che ha appena inaugurato la New Lithium Clinic, ambulatorio dedicato alla cura del disturbo depressivo - sono invece «circa centomila i trevigiani che ne soffrono, nell'arco della vita. Più di 550 mila i veneti. Con le donne colpite il doppio rispetto agli uomini».
Una “guerra” di cifre che divide la categoria medica. Da una parte Franco Garonna, docente della scuola di Psicoterapia di Padova e direttore sanitario di Villa Napoleon, dall'altra l'azienda sanitaria trevigiana che prende con le pinze la stima che vorrebbe quasi un trevigiano su otto colpito da depressione. Ecco allora che ognuno va a spulciare casistica ed esperienza. Per Gerardo Favaretto, del dipartimento di Salute Mentale dell'Usl 9: «Ci sono statistiche che valgono quello che valgono. Parlare di centomila trevigiani depressi è teorico e poco realistico perché l'episodio di depressione capita nel corso dell'esistenza ma il più delle volte è legato a una situazione emotiva particolare. Sul lato destro della depressione ci sono infatti lutto, dolore, perdita e anche assenza di energia, ad esempio legata a una malattia. Situazioni non paragonabili ai casi di depressione più grave». Per il neonato centro del professor Garonna invece i numeri sarebbero decisamente maggiori. Su una cosa, però, si finisce per convergere: la necessità di diagnosticare di più e meglio la depressione, fornendo strumenti per curarla. L'ambulatorio della New Lithium Clinic di Villa Napoleon, operativo dal 17 agosto, conterà su un team multidisciplinare, formato dal professor Garonna, lo psichiatra Davide Carlino, psicologo e infermiere dedicati. L'accesso dei pazienti avverrà su prenotazione e dovrà essere accompagnato da una prescrizione del proprio medico di base e dal pagamento del ticket sanitario. L'iter di accoglienza è stato messo a punto nei minimi dettagli. Il paziente verrà prima visitato, facendo un'anamnesi del suo stato di salute generale, si raccoglierà la sua storica clinica. Dopodiché ci sarà l'incontro con lo psicologo per individuare il percorso migliore. A questo punto si aprono diverse possibilità a seconda del disturbo. Ci potrà essere della psicoterapia di gruppo, oppure individuale e visite periodiche. Previsti anche degli interventi di psicoeducazione per le famiglie dei pazienti.
«La depressione è una cosa seria. Il concetto della nostra New Lithium Clinic è legato all'attività della terapia con sali di litio, nata negli anni Sessanta, con l'utilizzo di questo farmaco molto efficace per i disturbi bipolari. L'approccio che abbiamo formulato ora è appunto “new”. Non solo legato alla somministrazione dei sali di litio, ma aperto ai trattamenti più innovativi per la cura delle problematiche affettive» sottolinea Garonna. Per ogni utente ci sarà una fase di follow up per valutare il successo del percorso terapeutico affrontato. E durante la cura il contatto con gli esperti sarà costante, grazie alla tecnologia, ad esempio con delle videoconversazioni. «La depressione è una malattia che spesso le persone percepiscono dentro di sè ma non individuano. Talvolta la diagnosi avviene dopo molto tempo» conclude il direttore sanitario di Villa Napoleon. Una soluzione? «Fare uno screening di massa sulla depressione come si fa per il tumore al colon. Sono sicuro che troveremmo un grande sommerso».
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