«Un topo sul letto», scontro a suon di denunce nell'hotel di Treviso

TREVISO. Due versioni diametralmente opposte, entrambe velenosissime. La hall dell’hotel Continental di Treviso, quattro stelle all’ingresso della città, è diventata teatro nel fine settimana di un vero giallo. Protagonista un’insegnante originaria di Novara, da anni all’estero per lavoro, la direzione dell’albergo e ... un topo. La scena inizia al quinto piano alle sei del mattino di domenica.
La donna ha preso camera per alcuni giorni a Treviso per un giro turistico. Con lei un’amica che dorme in una stanza vicina. «Eravamo andate a letto tardi perchè quando siamo rientrate in albergo ne sono successe di ogni: la lampada si è rotta, ha fatto cortocircuito, è saltata la luce ed è anche scattato l’allarme antincendio» racconta la docente, Marianna Gionta, «alle sei del mattino sento qualcosa sula fronte, all’inizio non capisco, poi realizzo: sono zampette. Salto in piedi e vedo un topo correre via sul letto. A quel punto agitata e in lacrime corro giù alla reception dove mi ascoltano e mi lasciano lì senza fare nulla.. tantomeno assistermi».
Dopo un bel po’ l’insegnante sveglia l’amica ed entrambe lasciano l’albergo, non prima di un sopralluogo in camere «con qualcuno dell’Hotel che finalmente, e cordialmente, era venuto a verificare che l’animale non ci fosse più». Contrariata e furiosa, l’insegnante chiama il servizio sanitario e segnala la cosa. All’Hotel Continental il fatto il lascia un segno, soprattutto dopo il clamore suscitato anche in rete dalla storia, e la proprietà già medita la denuncia. «Non esiste che ci sia stato un topo al quinto piano dell’albergo» dice il direttore Mauro Nascimben, «è stata solo una scusa per non pagare la camera e i danni fatti». Danni? «La lampada non si è rotta, è stata rotta, e l’antincendio non è scattato a caso. Detto questo abbiamo sistemi elettronici di derattizzazione attivi, li abbiamo installati vista la vicinanza del Sile e delle condotte di scarico.
L’intero albergo è controllato, che un topo arrivi al quinto piano è impossibile e l’abbiamo verificato con la ditta» dice. La storia? «Un falso per non pagare, non si capisce infatti perchè non abbia voluto pagare anche l’altra ospite che dormiva in un’altra stanza e non ha denunciato problemi o presenze assurde. Denunceremo per diffamazione».
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