Un test di nuoto prima del tuffo nel lago

TARZO. Un test di nuoto prima di tuffarsi nel lago. È la misura adottata al Lido prealpino in località Fratta. Qui infatti, a differenza di Revine, è prevista la presenza di un bagnino, essendo uno...

TARZO. Un test di nuoto prima di tuffarsi nel lago. È la misura adottata al Lido prealpino in località Fratta. Qui infatti, a differenza di Revine, è prevista la presenza di un bagnino, essendo uno stabilimento balneare a pagamento. Proprio un assistente per i bagnanti avevano chiesto a gran voce alcuni villeggianti dopo l’incidente di una bambina di quattro anni a inizio agosto che ha rischiato di annegare ne lago dell’area verde proprio di fronte al municipio di Revine. Scelta respinta al mittente proprio dal sindaco Battista Zardet: «Quando si pagherà per entrare ai laghi si potrà pretendere un bagnino». Sulla riva di Tarzo invece è già realtà. «Quando arriva qualche nuovo cliente», spiega il bagnino di salvataggio, «verifico le sue capacità natatorie. È importante prevenire incidenti. Per questo abbiamo delimitato con una corda l’area dove il fondale è basso e chiunque può fare il bagno. Mentre per chi sa nuotare c’è persino il trampolino». Il Lido prealpino è uno stabilimento balneare in piena regola, per questo si è dotato di sorveglianza. «Mi è capitato qualche volta di riuscire a evitare incidenti», racconta il giovane bagnino,   «come quando ho fermato un papà che stava portando il bambino di sei mesi sul pedalò, seduto dietro senza alcun ancoraggio». Intanto proseguono gli allenamenti dell’associazione cinofila “I guardiani dell’arca” di Zelarino, Venezia. I volontari si ritrovano ogni weekend, da aprile a ottobre, sulla riva del campeggio di Revine per addestrare cani e accompagnatori al salvataggio in acqua. (f.g.)

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso