Un registro dai tre anni in su per l’orientamento scolastico

RONCADE. Un “fascicolo digitale” per ogni bambino, dai tre anni in su, in cui annotare tutto ciò che ha a che vedere con gli interessi, le attitudini e le inclinazioni del piccolo alunno. Il futuro parte da qui, da una mappatura delle materie alle quali il bimbo si dimostra più appassionato in tenera età per dare il via all’orientamento scolastico per meglio guidare le scelte fino alle superiori.

«Perché cominciare la pratica dell'orientamento, cioè a riflettere sul migliore percorso scolastico superiore di un individuo solo alla fine delle scuole medie è probabilmente troppo tardi» dicono gli ideatori del macroprogetto che riguarda l'istituto comprensivo di Roncade-Monastier, che raccoglie 10 scuole, dalle materne alle medie, frequentate da 1.700 iscritti e nelle quali operano 200 insegnanti.

A lanciare l’iniziativa è Anna Maria Vecchio, dirigente nominata due mesi fa dopo cinque anni di reggenza provvisoria. «Ce l'ha insegnato la scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani – spiega la manager scolastica – la scoperta di quanto di importante c'è in una persona deve avvenire dai tre ai dieci anni».

Il “file” con le vocazioni dello studente si arricchirà di anno in anno con le osservazioni dei suoi insegnanti, e passerà dalle maestre delle scuole dell'infanzia a quelle delle elementari fino ai docenti delle medie. «Tutto questo è stato approvato poche settimane fa dal Consiglio d'istituto» aggiunge la preside Vecchio. Naturalmente, precisa ancora Vecchio, non si tratta di comprendere quale possa essere il lavoro che possa assicurare un futuro successo professionale ad un bambino oggi di tre anni perché «in questa società liquida il lavoro che farà chi oggi ha quell'età ancora non esiste. Non c'è nulla di prevedibile.

Il nuovo fascicolo digitale sarà uno strumento in più, con cui aiutare alunni e famiglie nelle scelte scolastiche e formative. «Sto parlando di uno strumento di saggezza intuitiva - conclude la dirigente Vecchio - che deve portare gli insegnanti a percepire la presenza in ciascun bambino, adolescente e ragazzo di qualcosa che va disvelato». —

V.C.

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