Un progetto da 5 milioni di euro per salvaguardare il Montello

VOLPAGO
Un progetto di quasi 5 milioni di euro per proteggere l’habitat e le specie autoctone del Montello. Ha come fulcro l’ex polveriera di Volpago ma si estende a tutti i 5.069 ettari della collina e coinvolge i cinque comuni di Volpago, Montebelluna, Crocetta, Giavera, Nervesa, Veneto Agricoltura, il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, l’ente danese Amphi International e la rete regionale Venetian Custer. Il progetto “Life per il Montello” è stato presentato alla Ue per accedere ai finanziamenti di “Life 2020”. All’Europa è stato chiesto un finanziamento di 3 milioni di euro mentre i rimanenti 1.465. 151 euro saranno messi dal comune di Volpago. Quattro le specie animali che hanno per habitat il Montello, da proteggere: la rana latastei, il cervo volante, lo scarabeo odoroso e la farfalla zerynthia polyxena.
Di pari passo si vuole sostituire nei boschi la infestante robinia con querce e carpini. «Questo progetto è il risultato del dialogo che abbiamo portato avanti con la Regione per la valorizzazione della ex polveriera» spiega il sindaco di Volpago Paolo Guizzo. «L’intento è di valorizzare le biodiversità non solo nell’area della ex polveriera, ma anche nel resto del Montello, coinvolgendo anche le zone degli altri Comuni interessati a promuovere la convivenza di specie animali e vegetali autoctone. Si interverrà anche sulla ex scuola di Santa Maria della Vittoria affinché possa venire valorizzata come centro di educazione ambientale». Quegli oltre 5mila ettari del Montello sono coperti per circa il 60% da boschi, ma la collina è interessata da un degrado forestale prodotto dai frequenti tagli o abbandoni di grandi aree forestali. Così come dalla sostituzione di specie vegetali locali con specie invasive quali la robinia, dalla chiusura di piccoli fossati d’acqua e stagni, da strade dove avviene una strage di anfibi, dalla frammentazione dell’ecosistema causa agricoltura intensiva.
Il progetto ha l’obiettivo di ripristinare le condizioni naturali nella foresta del Montello migliorandone l’equilibrio. «Si tratta di realizzare delle sotto condutture stradali accompagnate da reti di protezione per gli spostamenti degli anfibi come suggerito da Sos Anfibi» aggiunge il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero «e di valorizzare dal punto di vista scientifico l’erbario Saccardo, una vera e propria arca della biodiversità, studiando tutte le essenze presenti intorno alla metà dell’Ottocento sul Montello e lì rappresentate per arrivare ad una pubblicazione scientifica utile a definire una nuova politica ambientale finalizzata alla valorizzazione della biodiversità sul nostro colle» . Il comune di Volpago farà da capofila, gli altri 4 comuni effettueranno interventi specifici nei loro territori, Veneto Agricoltura fornirà competenze e piante per la ricostituzione del bosco autoctono del Montello, l’Università di Padova si occuperà di sondaggi e monitoraggi, Amphi International porterà i suoi 25 anni di esperienza nella protezione degli anfibi, Venetian Custer supporterà la gestione del progetto Life per il Montello. —
enzo favero
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