Un menu cucinato in punta di penna

Il San Martino mette in carta i piatti ideati dai giornalisti gourmet

C’è sempre un momento nella vita in cui ci diciamo che vorremmo cambiare strada, lavoro, pelle, amore e città. Non so se ci guadagnerà il mondo dell’informazione, ma dopo aver provato, per un giorno, a stare ai fornelli di un ristorante, la tentazione di mollare la penna per il mestolo per me è dietro l’angolo. Non lo farò, come credo non lo faranno i colleghi che mi hanno preceduta. Perciò stiano pur tranquilli i cuochi veri e preparati che, come i giornalisti, hanno dei clienti a cui la qualità va servita “fresca” , e bene, ogni giorno. Michela Berto e Raffaele Ros del San Martino di Rio San Martino (Scorzè) sono i benenemeriti ristoratori che, per due mesi, hanno ospitato in cucina le firme dell’enogastronomia veneta (e i loro “complici”) nella rassegna “A cena col giornalista”. La sottoscritta ha avuto il compito di chiudere la prima parte, il 29 maggio, affiancata da due amici-gourmet: Antonella Santarelli del Gazzettino di Pordenone e Maurizio Potocnik, editore della Guida Magnar Ben. Una cena di mare, dedicata ai piatti dell’alto Adriatico e della tradizione marchigiana, abbinati ai vini di un’azienda piacentina, La Stoppa. Archiviata questa prima ardua prova, i temerari Michela e Raffaele (lei comanda la sala, lui la cucina), hanno deciso di fare buon uso dei piatti preparati dagli otto giornalisti “chef per una sera”. Perciò, chi pranzerà al San Martino da questa settimana troverà anche le ricette estrapolate dalle diverse serate, per fortuna dei commensali stavolta cucinate da Raffaele: gamberoni su misticanza di verdura ed avocado (suggerito da Antonino Padovese); toast di acciughe, fiori di zucca e Bufala Campana Dop (proposto da me); arancino padano (Alberto Rossetto); triglia al timo su schiacciata di patata dolce e funghi estivi (Claudio De Min); raviolone di mascarpone e “botoi di Sant’Erasmo” su guazzetto di crostacei (Francesco Lazzarini); risotto alle erbe di campo e caprino di Montegaldo (Renato Malaman); insalata di esofago e un pezzo di “anema e core” (Giancarlo Saran); trancio di pancia al whisky torbato e cipollotti grigliati (Davide Di Corato); Gelato alla crema al mira.monti (Saran). Un degustazione servita per tutto il tavolo al costo di 60,00 euro a testa. Ma chi vuole conoscere la vera vena creativa del simpatico chef di casa, in alternativa troverà i suoi menu estivi di mare e terra.

Ristorante San Martino, tel. 0415840648,www.ristorantesanmartino.info.

Cristiana Sparvoli

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