Un gruppo di scout si è perso: soccorsi sul monte Grappa, ma è un falso allarme

CIMA GRAPPA. Un gruppo di 14 scout del Bassanese si attarda all’appuntamento con i genitori, a fine escursione, al rifugio Bassano di Cima Grappa. Un padre, apprensivo, non riuscendo a mettersi in contatto con il figlio, lancia subito l’allarme al 118. Nel giro di una ventina di minuti, decine di uomini tra soccorso alpino di Crespano, vigili del fuoco di Belluno, Castelfranco e Asolo e personale del 118, vengono movimentati in direzione di Cima Grappa. Poi, però, al rifugio Bassano, il gruppo arriva tranquillo. Nessun incidente, nessun inconveniente. Soltanto un ritardo sulla tabella di marcia causa foschia. Si è risolta con il più classico dei lieto fine, la ricerca, peraltro mai iniziata, di un gruppo di scout di San Giuseppe di Cassola dato per disperso sulle montagne del Grappa ed invece riapparso dalle nebbie del Massiccio con qualche minuto di ritardo.
La telefonata al 118. La macchina dei soccorsi si muove poco dopo le 15. È a quell’ora che al centralino del 118 arriva la telefonata preoccupata del genitore di uno scout che avvisa del consistente ritardo dell’arrivo al rifugio Bassano, dove era stato fissato l’appuntamento, di una comitiva in escursione sul Massiccio del Grappa. Una comitiva composta da 12 ragazzi e due accompagnatori. Immediatamente viene diramato l’allarme al soccorso alpino di Crespano e ai vigili del fuoco. Si pensa anche di inviare qualche mezzo del 118 sul posto, visto che l’elicottero del Suem non può raggiungere la zona delle ricerche a causa della visibilità ridotta a zero dalla nebbia.
le ricerche. Il punto di partenza delle ricerche viene individuato nella zona del rifugio Bassano, in Cima Grappa, dove il gruppo di scout aveva appuntamento con amici e parenti che li avrebbero riportati a casa. Ma non c’è nemmeno il tempo per far confluire i soccorritori nel punto di ritrovo perché una ventina di minuti più tardi dalle nebbie che sovrastano Ossario sbuca l’allegro gruppo di scout. Nessuno è ferito, nessuno è spaventato, tutti sono tranquilli, ignari del fatto che di lì a poco decine di soccorritori li avrebbero iniziati a cercare.
allarme rientrato. L’allarme, dunque, rientra subito. Vigili del fuoco e altri soccorritori sono costretti a rientrare. All’origine dell’equivoco, una discrepanza nell’orario di rientro tra il gruppo di scout ed il genitore che aveva lanciato l’allarme al 118. Pare che comunque il fatto abbia comunque provocato perplessità tra i soccorritori. «Chi paga l’intervento?» È una questione che sarà comunque affrontata. Intanto, dopo essersi rifocillata al rifugio Bassano, la comitiva di scouts è tornata a casa.
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