Un ecografo per ogni medico: via libera al progetto di Fedato

Il medico ha incontrato il ministro Fedeli. Con Benazzi appuntamento a settembre per avviare una sperimentazione
Ferrazza Falzè di Trevignano dottor Angelo Fedato
Ferrazza Falzè di Trevignano dottor Angelo Fedato

TREVIGNANO. Sta facendo progressi il «progetto eco» del dottor Angelo Fedato, ossia la proposta che l’insegnamento della scienza ecografica diventi materia curricolare a partire dal primo anno di università di medicina. Se tutti i medici di base fossero in grado di utilizzare l’ecografo, la loro capacità diagnostica sarebbe molto più approfondita e l’intera sanità pubblica ne otterrebbe enormi vantaggi sia in termini economici, sia per la conseguente riduzione delle liste d’attesa. Questo il punto di partenza del dottor Fedato, per 25 anni otorinolaringoiatra all’ospedale di Montebelluna, ora libero professionista con studio a Falzé di Trevignano, nel quale, unitamente alla moglie, medico di base, effettua ogni anno circa duemila ecografie, con risultati spesso straordinari.

Giusto un anno fa il dottor Fedato, grazie all’interessamento della senatrice Laura Puppato, aveva presentato il suo progetto al ministero della Salute ottenendo la piena approvazione da parte delle dottoresse Ugenti e Marletta, incaricate dalla ministra Lorenzin. La doccia fredda era venuta al ministero dell’Istruzione, da cui dipendono i programmi universitari. Il dottor Lenzi, incaricato dalla ministra Giannini di valutare il progetto, lo aveva ritenuto impraticabile, stante la grande mole di materie che già riempiono la facoltà di medicina. Ma il dottor Fedato non si è fermato.

Sempre sostenuto dalla senatrice Puppato, ha recentemente incontrato la nuova ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli, e il colloquio questa volta ha avuto esiti assai diversi rispetto a un anno fa. «La senatrice Puppato, che ha sempre sostenuto con impegno questo progetto perché convinta della sua utilità – spiega il dottor Fedato – mi ha fissato l’incontro al ministero, al quale essa stessa ha partecipato. L’onorevole Fedeli era accompagnata dal prof. Marco Mancini, suo consulente, il quale ha dimostrato di conoscere perfettamente la mia proposta, tanto da snocciolare a memoria interi passaggi del testo che avevo scritto. Ho avuto l’impressione che lui ne avesse già parlato favorevolmente alla ministra, tanto che lì, in riunione, hanno definito alcuni passi successivi da compiere. Insomma, quello di Roma è stato, per me e per il mio progetto, un incontro assolutamente positivo».

Da Trevignano a Roma: «Ecografo per tutti», Fedato fa proseliti
Ferrazza Falzè di Trevignano dottor Angelo Fedato

Che succederà ora? «Lo steso prof. Mancini si è impegnato a riunire un gruppo di rettori universitari ai quali io sarò chiamato a esporre il mio progetto. Se lo approveranno, saranno poi loro a chiedere al CUN, il Comitato universitario nazionale, l’inserimento dell’ecografia tra le materie di studio per tutti gli aspiranti medici». Ma il presidente del CUN non è il prof. Lenzi, quello che un anno fa ha bocciato il progetto? «Non è più lui e questa nuova situazione mi fa sperare che questa volta l’esame della proposta sarà fatto con maggiore obiettività».

Questo a livello nazionale. Ma anche a livello locale sembra che il progetto abbia destato qualche interesse. «Il mese scorso sono stato convocato dal dottor Francesco Benazzi, direttore dell’USL di Treviso. Era appena rientrato dalla Catalogna, dove aveva visto che i medici che attuano la medicina di gruppo praticano anche la diagnostica ecografica. A lui era sembrata un’esperienza interessante, tanto che mi ha espresso l’intenzione di convocare, dopo le ferie estive, una riunione con i medici dell’USL, almeno quelli che praticano la medicina di gruppo, per presentare loro l’esperienza catalana ed il mio progetto. Ovviamente io sono prontissimo».
 

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