Uccelli migratori sul Monte Pizzoc presi e inanellati a scopi scientifici

Gli appassionati possono assistere alla loro cattura e alla liberazione Il ritorno di un picchio che era stato prelevato due anni fa: «Sta bene» 

L’INIZIATIVA

Sul monte Pizzoc è in programma, fino al 31 ottobre, la campagna autunnale di cattura e inanellamento a scopo scientifico degli uccelli migratori. L’altopiano del Cansiglio ed il Pizzoc in particolare sono una delle più importanti rotte europee per le migrazioni dei volatili dal Nord Europa al sud Mediterraneo. L'iniziativa è coordinata dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e dal Muse (Museo delle Scienze di Trento) e rientra nel "Progetto Alpi" che studia la migrazione autunnale dei passeriformi su tutto l'arco alpino. La campagna di cattura e inanellamento, che anche quest’anno ha ricevuto il patrocinio dell’Associazione Faunisti Veneti e il cofinanziamento da parte dell’Associazione Venatoria “Libera Caccia”, rappresenta un'importante attività di ricerca per studiare gli andamenti delle popolazioni delle specie di uccelli migratori nel medio-lungo periodo, con importanti applicazioni per la conservazione e la protezione delle specie selvatiche. Gli appassionati interessati all’osservazione ravvicinata delle operazioni di cattura e inanellamento potranno seguire online tutte le fasi delle operazioni. Allo scopo, gli organizzatori, guidati da Andrea Favaretto, inanellatore e responsabile della locale stazione, hanno attivato un blog (www.pizzoc.com) e una pagina Facebook: Inanellamento Pizzoc. I primi 5 giorni di attività hanno permesso di esplorare il passaggio di specie di uccelli che migrano molto lontano. «Siamo già arrivati a inanellare 31 specie diverse, tra cui spiccano per numerosità il prispolone e la balia nera – riferiscono gli inanellatori - una sorpresa? Due esemplari di picchio nero, un maschio e una femmina, che si stavano spostando insieme. L’esemplare maschio aveva già l’anello, ed era stato inanellato sul Pizzoc il 16 ottobre del 2018. Dopo 2 anni l’abbiamo trovato in splendida forma». L’altra mattina, è stata fatta una cattura del tutto inaspettata: una giovane starna è entrata nelle nostre reti. «Si è trattato di un individuo giovane, nato quest’anno, che – informa Favaretto - con tutta probabilità è frutto di qualche tentativo non ufficiale di “reintroduzione “ della specie, ora allo stato selvatico è quasi del tutto assente». —



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