Ubriaco travolge e uccide Davide Zandonà
Dopo l'investimento Riccardo Bonaldo è fuggito ed è andato a dormire: trovato e arrestato

La bicicletta che Davide Zandonà stava provando venerdì viaggiando lungo via Muson dei Prai, accanto a lui in bici anche la madre Leda Zardo, 68 anni. A destra la Fiat Multipla di Riccardo Bonaldo, l’imbianchino 44enne, dopo l’incidente, è andato a dormire
GODEGO. Ubriaco alla guida, investe ed uccide un ciclista. Riccardo Bonaldo, 44 anni di Castello di Godego, è agli arresti domiciliari con l'accusa di omicidio colposo. Venerdì sera, completamente ubriaco, ha travolto ed ucciso un ciclista che passava lungo via Muson dei Prai. A perdere la vita Davide Zandonà, 42enne di Castelfranco. Vicino a lui, in bici, correva anche la madre, rimasta ferita. Un tragico incidente causato da una manovra azzardata. Riccardo Bonaldo, imbianchino di 44 anni che vive da solo in paese, era completamente ubriaco venerdì quando ha travolto due ciclisti lungo via Muson dei Prai. Gli esami medici effettuati all'ospedale di Castelfranco hanno evidenziato un tasso alcolico di 2,54 g/l, 5 volte il limite massimo consentito dalla legge. Dopo lo scontro l'uomo non si è nemmeno fermato per chiamare aiuto, si è dato alla fuga e si è rintanato in casa. Lì lo hanno trovato i carabinieri in stato confusionale. Una tragedia che riaccende i riflettori sul problema degli incidenti provocati da persone ubriache al volante. Sono quasi le 20 di venerdì quando Bonaldo sta rientrando a casa alla guida della sua Fiat Multipla. Sta percorrendo a velocità sostenuta via Muson dei Prai, la strada che collega Vallà di Riese con Godego. All'origine di tutto un sorpasso azzardato effettato da Bonaldo. L'uomo infatti si è buttato sulla corsia opposta di marcia nel tentativo di superare alcune auto e due ciclisti che stavano transitano nel suo stesso senso di marcia. Dalla corsia opposta però arriva un'altra vettura. E così Bonaldo rientra precipitosamente a destra, nella propria corsia. Durante il rientro avviene lo scontro. Bonaldo con la sua Multipla và prima a urtare con la parte anteriore della sua auto la Kangoo guidata da A.B. 20enne del posto (il giovane rimane leggermente ferito, 5 giorni di prognosi). Poi Bonaldo và ad investire i due ciclisti. Due castellani, Davide Zandonà, 42 anni, e la madre Leda Zardo, 68 anni. E' Zandonà ad avere la peggio. Fa un volo di 20 metri e cade a terra morendo sul colpo. Anche la madre viene scaraventata a terra, ma fortunatamente riporta solo leggere lesioni. All'incidente assistono diverse persone, altri automobilisti, alcuni residenti. Bonaldo però non si ferma, anzi fugge a casa sua. Mette l'auto in garage, la copre con un telo per nascondere i segni evidenti dello scontro. Poi ancora in stato confusionale si mette a letto. Sul luogo dell'incidente arrivano i carabinieri di Riese e Castelfranco. Vengono fatti rilievi e raccolte le dichiarazioni dei testimoni che riescono a fornire il numero di targa dell'auto pirata. Dopo pochi minuti i militari si presentano a casa di Bonaldo. L'uomo viene condotto in ospedale per gli esami etilometrici. Poi viene arrestato. Deve rispondere di omicidio colposo, guida in stato di ubriachezza alcolica, fuga in sinistro stradale con danno alle persone e omissione di soccorso. Ora è ai domiciliari.
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