Tutto iniziò con l’indagine della Finanza Nel mirino anche la Jesse di Francenigo

L’indagine della Finanza che ha portato alla luce 19 milioni di imponibile non dichiarato – contanti e registri erano nascosti in una caveau altamente tecnologico – ha dato colpo di frusta finale anche alla Jesse di Francenigo: perdita di fatturato del 20% in pochi mesi e titolari indagati per evasione fiscale. I 240 lavoratori dell’azienda sono in cassa integrazione straordinaria a rotazione da luglio. Una soluzione che dovrebbe permettere così di allontanare almeno per un anno l’ombra di tagli consistenti all’organico, (si parla circa di un’ottantina di esuberi) in attesa che l’azienda riesca a riprendersi o i lavoratori riescano a trovare altre occupazioni. In quest’anno l’azienda non potrà attuare licenziamenti: saranno possibili solo quelli su base volontaria, per i quali l’azienda riconoscerà incentivi che devono essere però ancora valutati. Jesse è azienda leader nel distretto del mobile: il marchio è tra i più rinomati nel panorama economico legato al settore del legno-arredo.
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