Tutti i dipendenti per l’addio a Lazzarin

Giavera, in chiesa tutto il paese con gli operai di Latteria del Montello: «Seguiremo il suo esempio»
Borghesi Giavera funerale di Bruno Lazzarin
Borghesi Giavera funerale di Bruno Lazzarin

GIAVERA. C'era tutto il paese ad attendere la bara lassù, nella chiesa sulle prime pendici del Montello, accanto al Cimitero Inglese, per dare l'ultimo saluto a Bruno Lazzarin, titolare coi fratelli della Latteria Montello che col brand "Nonno Nanni" ha imposto il suo stracchino in tutto il mondo. Tanti si erano inerpicati a piedi perché volevano esserci per l'ultimo saluto a uno dei fratelli che aveva dato lavoro a tutto il paese. E i primi a ricordarlo, dopo che la bara, con sopra un cuore di rose rosse è stata deposta davanti all'altare, sono stati proprio i dipendenti. Una di loro, in rappresentanza di tutti, ha ricordato il Bruno Lazzarin imprenditore e guida, continuo pungolo a fare sempre meglio, mai arrogante, sempre maestro nel consigliare per tirare fuori dai suoi dipendenti il meglio e far crescere la loro professionalità. Quindi è stata la volta di un nipote, a nome anche degli altri, a ricordarlo, a ricordare il tanto tempo passato in azienda e a promettere che porteranno avanti i suoi desideri e i suoi sogni. Bruno Lazzarin, imprenditore operativo e illuminato che ha saputo trasformare assieme ai fratelli, alle figlie, ai nipoti una latteria di campagna in una potenza economica, stroncato dalla leucemia a 71 anni nonostante un trapianto fatto all'ospedale di Bergamo lo scorso settembre. Proprio da qui, dalla malattia che lo aveva colpito e alla fine lo ha vinto, è partito il sacerdote nella sua omelia per chiedere perché non sono state ascoltate le loro preghiere che chiedevano la sua guarigione per arrivare a dire, prendendo spunto dal Vangelo di San Luca, che Gesù si è fatto pellegrino accanto alla moglie Nina perché veda la bellezza dell'amore che Bruno ha sempre nutrito per lei, accanto alle figlie, accanto ai nipoti, accanto ai fratelli perché continuino nell'opera avviata da nonno Nanni. Alla fine, all'uscita dalla chiesa, un lungo applauso ha salutato Bruno Lazzarin. (e.f.)

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