Turisti, scatta l’effetto Unesco Si investe in strutture ricettive

Due aziende hanno siglato un accordo con il Comune per creare posti letto Posocco: «Nessuna colata di cemento, verrà riqualificato l’esistente» 

VITTORIO VENETO. Accoglienza, effetto Unesco. Ecco i primi investimenti. L’agriturismo Il Bosco e l’Azienda agricola di Marco Costella hanno sottoscritto ciascuno una convenzione con il Comune impegnandosi a promuovere tutte quelle forme di turismo che il riconoscimento a “Patrimonio dell’Umanità” consente. Una parte di Vittorio Veneto si trova nella core zone Unesco: le colline storicamente coltivate come quelle di Confin. Formeniga, Cozzuolo, il Monte Altare e Longhere insistono invece nella buffer zone.

Il resto della città è di terza fascia. Lo è, ad esempio, il suggestivo Borgo di Maren, a Nord di Santa Augusta, sopra la Val Lapisina. È proprio qui che Alessandro Livieri ha scelto il buen retiro, ma non solo per sé, anche per quei turisti che vogliono riposare. Ha rilevato il ristorante che c’era ed ha acquisito delle case abbandonate, trasformandole in appartamentini da affittare temporaneamente.

«Ho in mente l’albergo diffuso, proprio del tipo proposto dai promotori delle Colline Unesco. Piano piano – dice – ci sto effettivamente riuscendo. Ed è una soddisfazione crescente, perché la domanda c’è. Ed è crescente». Ulivieri non ha in animo un metro cubo di cemento in più rispetto all’esistente. No, niente di nuovo dev’essere costruito perché, a suo avviso, è più che sufficiente quanto già esiste e non viene utilizzato.

«L’Unesco darà modo di rigenerare siti residenziali, borghi, quartieri oggi lasciati nell’abbandono, basta – suggerisce Livieri – che ci mettiamo di buona volontà e che la burocrazia non ci ostacoli». Il vicesindaco Gianluca Posocco conferma che anche in città c’è molta voglia di Unesco con rilancio e potenziamento di attività commerciali, ma anche dedicate alla ristorazione e all’accoglienza dei turisti.

«Nessuna voglia di cementificare, ma di fare del business che sia davvero compatibile con la conservazione, semmai con la valorizzazione dell’ambiente». Il “Gal” ha messo a disposizione dei contributi e proprio gli investitori che avranno sottoscritto precisi impegni di cooperazione con il Comune e si vedranno riconosciuti punteggi maggiori.

Posocco assicura che l’Amministrazione vittoriese è pronta ad accompagnare e sostenere quanti si mettono in gioco. L’esempio di Ulivieri, ammette, è da emulare. Il bosco è a pochi metri dal Borgo di Maren. La strada arriva fino a questo borgo e poi si trasforma nel sentiero che porta in cima al Pizzoc. Sono una decina le abitazioni lasciate al loro destino. «Trasformarle in una ricettività sostenibile era il mio sogno e da qualche anno – ammette Ulivieri – riscontro che è possibile. Con l’Unesco arriveranno villeggianti da ogni parte d’Italia e del mondo. Ma bisogna offrire qualità. E soprattutto occorre mantenerla». —

Francesco Dal Mas

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