Truffe con il leasing, retata da 135 milioni

Aziende di Roncade e Mogliano fingono acquisti di escavatrici: 7 arresti e 110 denunciati
Sergio Alfier
Sergio Alfier
 RONCADE.
Fingevano di acquistare macchinari agricoli per incassare leasing e finanziamenti raggirando Fisco e istituti di credito. Una truffa da 135 milioni, orchestrata nei minmimi dettagli e capace di coinvolgere 150 imprese. Nell'occhio del ciclone quattro aziende trevigiane: la Gran Mac e la Vianello Marino di Roncade, la Mac Edil la MMT di Mogliano Veneto. E con loro altre o piccole e medie imprese del veneziano. A San Donà il cuore della frode.
 A distruggere il sistema, avviato dal 2003, gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Venezia con l'operazione «Caterpillar». Ben 117 le persone denunciate nell'indagine coordinata dal Procuratore aggiunto Carlo Mastelloni; 25 devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, ricettazione e truffa. Sequestrati 14 immobili per un valore di 5 milioni di euro, 15 conti correnti e 2 società del Principato di Monaco. Sette le misure cautelari, tutte nei confronti dei presunti ideatori e complici della maxi-truffa che ha causato un danno erariale di 100 milioni di euro e una truffa diretta alle società di 35 milioni di euro.  In carcere Matteo Buriollo, 32 anni di San Donà di Piave, figlio dell'imprenditore Gianni, condannato nel 2002 a tre anni e mezzo per corruzione e fatture false in una indagine che aveva coinvolto anche un maresciallo della Finanza di San Donà. Ma in carcere è finita anche la sua più stretta collaboratrice, Federica Colosso di 31 anni, sempre di San Donà di Piave. Arresti domiciliari per Sergio Alfier, sandonatese di 37 anni, collaboratore di Buriollo, e rappresentante della Mac Edil Sas e della Gran Mac Europe rispettivamenmte di Mogliano e Roncade. Arresti domiciliari pure per la sorella di Buriollo, Iessica, 36 anni e per la compagna dell'uomo, Beatrice D'Adda, 35enne di Lignano Sabbiadoro (Udine). Obbligo di dimora per il marito di Iessica, Rocco Vaccatello, 46 anni e per Graziella Rossetto, madre di Matteo Buriollo, 52 anni entrambi di San Donà.  Il sistema? L'acquisto di macchine per movimento terra, camion o escavatrici che risultavano esistere solo nelle documentazioni false. In carcere è finito l'ideatore del complicato meccanismo. Le indagini sono scattate da alcune denunce di società e compagnie assicuratrici dopo che le imprese non pagavano più, dopo aver versato due o tre quote, le rate dei leasing. Difficilmente, altrimenti, si sarebbe scoperto il proficuo meccanismo. 211 i casi di macchinari ceduti sulla carta; in qualche caso alcuni dei mezzi «fantasma» sono venduti anche dieci volte.  La truffa prevedeva la falsa certificazione dei documenti necessari ad ottenere i leasing, comprese le dichiarazioni di conformità Ce dei macchinari. Ottenuti i finanziamenti, si cessavano i pagamenti. Oltre alle 12 ditte coinvolte nel caso, ce ne sarebbero 138 «compiacenti» sparse in tutta Italia e alcune oggi risultano fallite. Tra i denunciati, ma con un ruolo marginale, figura anche Luciano Maritan, nipote di Silvano, noto esponente della mala del Brenta ma gli investigatori escludono eventuali collegamenti. (m.ch.)

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