Truffa da 125mila euro alla concessionaria

QUINTO
Pagando con assegni scoperti e provento di furto si sarebbero fatti consegnare 59 auto intere e sinistrate per un valore complessivo di oltre 100 mila euro. Alla sbarra con l’accusa di truffa e ricettazione ai danni di una rivendita d’auto usate di Quinto sono finiti Angelo Parente e Filippo Gravante, entrambi originari di Grazzanise in provincia di Caserta dove ha sede la loro attività commerciale. I fatti risalgono al 2005: secondo la ricostruzione degli inquirenti i due (Angelo Parente in qualità di titolare di una licenza per la rivendita di auto) già nell’aprile di quell’anno si erano recati ad acquistare parecchie auto alla “Nuova Capital Auto Srl” pagando con assegni. Titoli di pagamento risultati coperti, le auto erano state poi trasferite alla ditta di rivendita auto dei due imputati. A inizio giugno dello stesso anno i due erano tornati alla rivendita d’auto trevigiana ed avevano fatto un nuovo acquisto: questa volta in tutto 59 veicoli, interi e sinistrati, subito trasportati a Grazzanise dove ha sede l’attività dei due imputati. Nella precedente transazione tutto era filato liscio, i due imputati erano sembrati a tutti gli effetti degli acquirenti affidabili. Questa volta invece tutti i titoli di pagamento erano risultati scoperti. In tutto 14 assegni intestati a terzi ma inutilizzabili per revoca dell’autorizzazione ad operare. I titolari di “Nuova Capital Auto Srl” avrebbero quindi iniziato a insistere, poi la qurela. Una truffa da 125 mila euro. Tra gli assegni che i due imputati avevano consegnato a titolo di pagamento ce ne sarebbero anche due risultati provento di un furto messo a segno a Napoli nell’agosto del 2004.(s.g.)
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