Trovato senza vita il ristoratore Visentin Cavaso è sotto shock

Da vent’anni gestiva con la moglie la Locanda Alla Posta Sconcerto per la sua morte: non ha lasciato messaggi
Di Vera Manolli
DeMarchi Caniezza Locanda Alla Posta
DeMarchi Caniezza Locanda Alla Posta

CAVASO DEL TOMBA

L’intero paese è sotto shock per la morte di Remo Visentin, 56 anni, titolare della Locanda Alla Posta, È stato trovato impiccato nella sua casa da un familiare nella tarda serata di martedì. Non si danno pace gli amici più stretti e la famiglia del ristoratore per la sua morte inattesa. Un gesto estremo che ha letteralmente gettato nello sconforto la moglie Vilma, il figlio Carlo di 10 anni e i fratelli titolari delle onoranze funebri Visentin e della pizzeria da Rodi in piazza a Caniezza. Remo non ha salutato nessuno, non ha lasciato alcun biglietto per spiegare il gesto disperato che lo ha rapito per sempre all’affetto dei tanti che gli volevano bene. Problemi familiari, problemi di lavoro? Tutto passa in secondo piano a Cavaso davanti al dramma. Sono rimasti senza parole gli amici di sempre quando ieri mattina la notizia della sua morte improvvisa si è diffusa in paese, per tutti è stato un fulmine a ciel sereno. Gli amici, che lo hanno visto per l’ultima volta, tra la mattina e il pomeriggio di martedì, lo ricordano sereno con il sorriso sulle labbra e «con il suo modo sempre gentile di dire le cose e scherzare». Martedì pomeriggio Remo Visentin doveva aprire come d’abitudine il ristorante che gestisce dai primi anni Novanta assieme alla moglie. È stato il figlio di 10 anni ad allertare un parente perché il suo papà tardava a rientrare. Quel figlio che Remo aveva tanto desiderato con la moglie Vilma. Il ragazzino era preoccupato per il suo papà, non lo vedeva ancora arrivare ad aprire il ristorante. È scattata così la ricerca da parte di un gruppo di familiari e poi la corsa verso casa e l’amara scoperta: il ristoratore è stato trovato impiccato. Sul posto è arrivata un’ambulanza con medico e infermiere che però hanno solo potuto constatare la morte del ristoratore. Tutti in paese conoscevano Visentin, «una brava persona, sempre disponibile». «Anche se aveva dei problemi non lo dimostrava, era sempre allegro dietro il bancone della sua locanda. Non ha mai dato segni di difficoltà ed è per questo – aggiunge un collega di lavoro – che non riusciamo a capire il suo gesto». Resta ancora da stabilire la data dei funerali. Il giorno e l’ora dell’ultimo saluto saranno fissati probabilmente oggi. Il ristoratore oltre alla moglie Vilma e al figlio Carlo lascia i fratelli Rodi, Ruben, Renzo, Raffaella e Rita. E tantissimi amici a cui manca già il suo fare allegro e gentile.

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