«Troppe sagre paesane rovinano bar e pizzerie»

MOTTA DI LIVENZA. Ristoratori contro sagre e comitati: fanno concorrenza sleale. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle presenterà una mozione per discutere la questione nel prossimo...

MOTTA DI LIVENZA. Ristoratori contro sagre e comitati: fanno concorrenza sleale. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle presenterà una mozione per discutere la questione nel prossimo consiglio comunale. La polemica era già scoppiata un anno e mezzo fa con una raccolta firme di ristoratori, bar, rosticcerie e pizzerie da asporto, che non ha sortito alcun effetto positivo. Un noto ristoratore locale sulla pagina Facebook dei Mottensi Sdegnati, ha denunciato: «Sabato scorso si è tenuta una seratona Giropizza a 15 euro con circa 300 adesioni. Si è tenuta a Villa Foscarini? No. Da Sesto? No. All’Atmosfera? No. Ma in quale pizzeria di Motta? Al polivalente di Villanova. Viva le sagre che aiutano…chi?». Nella primavera 2012 l’amministrazione Speranzon aveva approvato un nuovo regolamento che avrebbe dovuto limitare il numero delle serate di sagra e delle serate evento in modo da risolvere i contrasti con i ristoratori. Evidentemente l’obiettivo non è stato centrato. La discussione su Facebook si è immediatamente accesa, divisa tra le ragioni dei commercianti e quelle di alcuni volontari che difendono l’utilità sociale di feste e sagre. La volontà dei ristoratori manifestata sin dall’inizio non è quella di abolire le sagre, ma di ricondurle all’origine: semplici feste paesane, di durata limitata a qualche serata, che facevano da volano anche per bar e locali limitrofi. Secondo i ristoratori, oggi sagre e feste sono invece troppo numerose e hanno durate molto lunghe, oltre al fatto che riescono a offrire un menù ricco e completo. A Motta si tengono ogni anno una sagra per ciascuna delle quattro frazioni e i festeggiamenti settembrini dell’Avis nel capoluogo. A ciò vanno aggiunte tutte le serate a tema come quella di sabato scorso a Villanova. (c.st.)

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