«Troppe omissioni nel curriculum di Arena»

Opposizione all’attacco: «Serve più trasparenza». Il sindaco: «Alcuni incarichi non inseriti per scelta»

MOGLIANO. «Troppe omissioni nel curriculum di Carola Arena». A dirlo sono Rita Fazzello e Giovanni Azzolini. La settimana scorsa il primo cittadino ha ufficializzato la sua ricandidatura alle amministrative 2019. Si ripropone con il vento in poppa: l’endorsement ufficiale di un nuovo soggetto civico (“Il ponte”), un piano di opere pubbliche da 3 milioni di euro e una leadership incontrastata in ambito politico-amministrativo. In vista di un eventuale secondo mandato 2019-2024, tornano però in auge per qualcuno le domande di 5 anni fa: chi è l’architetto Carola Arena? Quali sono state le sue esperienze professionali prima di scendere in politica? Parlano, in parte, le visure camerali. Attualmente Carola Arena risulta titolare della carica di consigliere nell’Agenzia Quattro srl, una società registrata come “inattiva”, presieduta da Alessandro Crocetta, fondata nel 1995, con ha sede a Mestre, in piazza Ferretto (ultimo protocollo luglio 2015). Arena sarebbe stata nel cda fino al 2001, poi dal 2004.

Risultano anche gli incarichi di liquidatore della società House Project srl (cancellata nel 2004) e consigliere (fino al 2007) della Servizi Immobiliare srl. Attorno al 2008 Carola Arena entra nel Pd moglianese. Nel marzo del 2009 si candida alle primarie, nel luglio del 2009 diventa segretario della sezione locale del Pd ed entra nel direzione provinciale.

Di tutto questo percorso, prima professionale, poi politico, nel curriculum depositato nella sezione trasparenza del comune non vi è traccia: nessun committente specifico, nessuna data precisa. Non una parola sull’attività imprenditoriale.

«In questi anni», commenta Rita Fazzello del gruppo misto, sua ex sostenitrice, «il sindaco ha dimostrato di essere molto abile nel dire alcune cose e nel non dirne altre. Penso che un personaggio pubblico che si candida ad amministrare una città debba riportare con trasparenza le proprie competenze acquisite, non farlo può dare adito a sospetti e dietrologie».

Dalle parti dell’opposizione ci vanno giù pesante: «Non poteva e non può ricoprire l’incarico di assessore all’urbanistica», attacca Giovanni Azzolini, consigliere d’opposizione ed ex sindaco, «è totalmente incompatibile, questi incarichi tenuti nascosti fanno carta straccia del codice etico approvato proprio da questa amministrazione. Si deve dimettere».

Ma la Arena non ci sta: «Il mio curriculum», risponde il sindaco di Mogliano, «riporta gli ambiti del mio impegno libero professionale precedente alla decisione di candidarmi e alla mia elezione. Dal momento della candidatura ho sospeso la mia attività e chiuso la partita Iva. Una volta terminata la mia esperienza amministrativa, riprenderò la mia attività di libero professionista. Gli incarichi citati sono risalenti a molti anni prima della candidatura e per questo non sono menzionati nel mio curriculum, che per scelta indica gli ambiti delle esperienze professionali, tutti compatibili con il codice etico». (m.m.)

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