Treviso, tensione al corteo “transfemminista” con i centri sociali

Una quarantina di manifestanti in corteo, tumulti davanti al Duomo con le forze dell’ordine che sono intervenute 
Mattia Toffoletto
Tensione davanti al Duomo (Foto Film)
Tensione davanti al Duomo (Foto Film)

Una quarantina di manifestanti per il corteo “transfemminista” in serata a Treviso, tensioni davanti al Duomo fra forze dell’ordine e rappresentanti del centro sociale Django (fra i promotori della protesta), quando, in mezzo ai fumogeni, è stato esposto lo striscione “Non possiamo pensarci libere. 7 medici obiettori su 10 in Veneto”.

Il corteo era stato organizzato, fra gli altri, da Nonunadimeno e Coordinamento studenti medi, che negli ultimi giorni hanno appeso alcuni striscioni fuori dalle scuole: “Sciopero transfemminista”, “Educazione sessuale”, “L’aula rimane lo spazio di possibilità più radicale”.

Treviso, corteo "transfemminista"

«Scendiamo in piazza per la scuola dei nostri desideri, dove non ti senti sbagliato qualunque sia il tuo orientamento sessuale o genere. Scendiamo in piazza perché vogliamo una città e un futuro diversi», il messaggio su Instagram del Coordinamento studenti medi Treviso.

La protesta “transfemminista” (forma di femminismo prodotta dall’attivismo Lgbt), nelle stesse ore cortei analoghi in tante altre città, arriva a pochi giorni dall’ultima manifestazione – venerdì scorso – dei Fridays for future, che nel capoluogo ha coinvolto oltre un centinaio di studenti, puntando forte sui temi dell’inquinamento dell’aria, siccità, trasporto pubblico.

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