Treviso, Stati Generali del Volontariato: ci sono 90 mila soci e volontari
Sabato 15 giugno, al Sant’Artemio, il mondo del volontariato si è ritrovato per fare il punto sul “Ruolo sociale del volontariato”.Volontarinsieme OdV rilancia la sfida per il 2024

Si è tenuta oggi, sabato 15 giugno al Sant’Artemio di Treviso la prima edizione degli Stati Generali del Volontariato, organizzata da Volontarinsieme OdV, una delle più grandi reti di associazioni del territorio trevigiano. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 150 associazioni e ha riunito figure di spicco del mondo istituzionale e del volontariato per discutere il futuro e il ruolo sociale del settore.
Un esercito, quello del volontariato trevigiano che conta su 98mila volontari, di cui 89 mila soci e 9.300 volontari e volontarie e 300 associazioni iscritte alla rete di Volontarinsieme. Di questi, circa il 40% lavora in ambito di donazione (Avis, Aido etc), il 25% nel sociale, il 24% in ambito socio sanitario, il 10% protezione civile e soccorsi e 1% ambiente e beni culturali.

L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Rosanna Vettoretti, assessore del comune di Treviso, ed Elisa Corrà, presidente del CSV Belluno-Treviso.
Tra i relatori principali erano presenti figure come Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Sonia Brescacin, presidente della V Commissione Sanità e Sociale della Regione Veneto, e il sociologo Mario Paolini.
Anna Corò, presidente di Volontarinsieme OdV e promotrice dell'evento, ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell'incontro e si è spinta ad una considerazione sul ricambio generazionale: «Sul territorio non c’è grandissimo segnale di ricambio generazionale, sembra mancare la volontà dei ragazzi di mettersi in gioco, ma li capisco. Per loro è un momento particolare questo, stanno vivendo dei cambiamenti che noi non riusciamo neanche ad immaginare, quello che dobbiamo fare è ascoltarli e continuare a creare momenti come questi per attrarli. E devo dire che ci sono dei segnali di ripresa, stanno nascendo molte associazioni giovani che si occupano di ambiente».

«Il volontariato è una risorsa importante e fondamentale per la comunità - ha commentato il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi -. Un valore aggiunto frutto del lavoro quotidiano di persone che ogni giorno dedicano impegno a favore degli altri. La presenza di numerose associazioni che operano a tutti i livelli in diversi settori nell'aiuto al malato e nelle attività di informazione e promozione della salute è indispensabile per dare orientamento, ascolto, aiuto e conforto ai pazienti e ai loro familiari, che spesso sono portatori di bisogni che vanno ben oltre l'erogazione della prestazione sanitaria».
Sonia Brescacin ha posto l'accento sulla necessità di rinnovare il sistema di welfare, affinché possa rispondere in modo più efficace alle esigenze del territorio e promuovere una maggiore partecipazione dei giovani. «Nella nostra regione c’è tanta voglia di fare comunità, i servizi sociosanitari devono saper creare rete e andare incontro ai giovani, trovando nuove modalità per parlare a questo mondo,» ha affermato. Brescacin ha inoltre sottolineato l'importanza di un approccio integrato che non si limiti a rispondere alle richieste ma che gestisca proattivamente le esigenze emergenti.
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