Treviso, sparito con i conti l'amministratore della Fonderia
Fino ad allora a Treviso nessuno aveva nemmeno ipotizzato che l'amministratore avesse fatto perdere le proprie tracce. Tra uffici, locali pubblici, e appartamenti sono circa 120 le utenze gestite da Valli nel supercondominio di via Fonderia

AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO COMPLESSO RESIDENZIALE ''LA FONDERIA''
TREVISO.C’è chi è arrabbiato, chi è già disperato al pensiero di dover sborsare denaro che non ha e chi, invece, ancora non se ne capacita. Gli inquilini del condominio La Fonderia e del Ca’ Rossa di Mestre, dove è sparito l’amministratore Antoine Valli, sono sotto shock. A Mestre hanno anche fatto la processione fuori dall’ufficio dove riceve Beatrice Edel, la nuova amministratrice del grande stabile. L’amministratore di Noventa Padovana, è irreperibile dal 7 febbraio. Non si è fatto trovare, non ha mai risposto ai numerosi solleciti di proprietari di alloggi, uffici e inquilini.
A scoprire che qualcosa non andava per il verso giusto è stata prima di tutti la ditta D&D Service, azienda che da anni si occupa della pulizia del condominio della Fonderia amministrato da Valli. L'impresa di Mestre ha infatti lo stesso incarico anche per Ca' Rossa. Dopo mesi di trattative, quando verso fine gennaio ha cercato di contattare l'amministratore, senza riuscirci, per ottenere il saldo delle fatture arretrate – per una decina di mensilità – in azienda hanno capito che qualcosa non tornava. E proprio a Ca' Rossa la D&D ha letto un cartello in cui i condòmini lamentavano di non riuscire più a mettersi in contatto con Valli. L'impresa ha quindi contattato anche alcuni inquilini della Fonderia, e si è trovata di fronte alla stessa storia: impossibile parlare con Valli.
Fino ad allora a Treviso nessuno aveva nemmeno ipotizzato che l'amministratore avesse fatto perdere le proprie tracce. Tra uffici, locali pubblici, e appartamenti sono circa 120 le utenze gestite da Valli nel supercondominio di via Fonderia. Anche ipotizzando solo mille euro ciascuno di spese condominiali versati, i soldi da gestire tra condòmini e fornitori non mancano. C'è l'Ispettorato del Lavoro, la sede trevigiana della Figc, e anche l'Home Rock Bar di Amedeo Lombardi. È proprio nel locale che lunedì sera i condòmini si sono riuniti in assemblea per dare incarico a un nuovo amministratore di gestire la situazione.
È stata scelta la Amministrazioni Tamburi, ma di risposte per il momento non ne sono arrivate. Non si sa che cosa ne sia di Valli, e non si sa nemmeno cosa ne è stato dei soldi del condominio. Certo la decina di mensilità non pagate all'impresa di pulizia fa venire il sospetto che il copione possa essere lo stesso con gas ed elettricità.
«Per il momento, a parte l'impresa delle pulizie, non abbiamo notizia di utenze non pagate», fanno sapere da una delle aziende che hanno sede nello stabile della Fonderia.
«È stato un fulmine a ciel sereno, e fino a gennaio non sono mancati i contatti con l'amministratore. È capitato anche in passato di contattarlo per l'ascensore, o magari per la sbarra del parcheggio, e interveniva subito. Tra l'altro noi ci siamo resi autonomi per quanto riguarda il riscaldamento, come hanno fatto molti altri». Una scelta condivisa da moltissimi condòmini della Fonderia dopo i casi del 2008 e del 2009, quando gli uffici si trovarono prima senza riscaldamento poi senza corrente per delle fatture non pagate. Valli in quell'occasione spiegò che si trattava di un eccesso di zelo delle aziende di fornitura energetica, per piccoli ritardi legati al fatto che molti condòmini non avevano pagato le spese. Fatto sta che molti si staccarono dal riscaldamento centralizzato, per non avere più grane. Ed effettivamente negli ultimi anni grossi problemi non sembra ce ne siano stati.
Anche Amedeo Lombardi dell'Home conferma di non aver avuto «nessuno presagio di quanto accaduto». I condòmini sono caduti dalle nuvole, ma ora vogliono capire le conseguenze della scomparsa di Valli. Perché se né lui né i soldi verranno trovati, c'è il rischio che tutti i fornitori, attraverso il nuovo amministratore, si presentino alla loro porta per chiedere il pagamento. A Mestre frattanto c’è chi segnala che «c’erano 60mila euro solo di conto cassa che non ci sono più, una bolletta dell’acqua di 17mila euro insoluta, 100mila di dipintura». La preoccupazione, è tanta. Soprattutto fra quanti hanno sempre pagato tutto per tempo, per stare in regola. E adesso temono di avere perso tutto.
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