Treviso. S'inventa gigolò per sconfiggere la crisi
Asolo: costruttore edile, sposato e papà, si offre per feste a luci rosse e incontri galanti per signore. Bigliettini pubblicitari inseriti sotto le saracinesche di tutti i negozi del centro della cittadina trevigiana

Michele imprenditore edile asolano diventato gigolò
ASOLO. Quarant'anni, una moglie bellissima che gli ha regalato la gioia di diventare papà, un lavoro un tempo redditizio - quello dell'imprenditore edile - e ora la scelta d'inventarsi gigolò per sbarcare il lunario «regalando coccole, compagnia e non solo» a donne di tutte le età». Lui è Michele e da qualche giorno strizza l'occhio alla curiosità dei compaesani con un volantino distribuito nottetempo.
Il bigliettino con numero di cellulare del «gigolò italiano» e offerta di serate indimenticabili («niente streaptease o sesso di gruppo», si affretta a precisare Michele) si è materializzato mercoledì mattina in bar e negozi del centro storico. Infilato nottetempo dallo stesso Michele sotto porte e saracinesche, è stato ritrovato all'apertura dei locali e da allora, tra risatine e ammiccamenti, non si parla d'altro. E' partito il toto-gigolò e più di qualcuno è già arrivato all'identità del misterioso accompagnatore per signore.
«E' il mio secondo lavoro - dice Michele, sposato con una donna molto avvenente - Sono un imprenditore edile, ma in tempi di magra bisogna inventarsi di tutto». E così lui ha pensato bene di offrirsi per addii al nubilato, feste di compleanno con sorpresa, coccole, serate osè. «Ma non troppo - sembra pentirsi l'imprenditore gigolò - Non accetto sesso di gruppo o giochi erotici in pubblico».
Ha una sua etica, Michele che si sente un po'... missionario. «Ci sono molte donne sole che hanno bisogno di compagnia. Giovani ma anche e soprattutto mature». E Michele dice di sì a tutte. «Mi chiamano - racconta il primo contatto - Ci troviamo al bar per un aperitivo e ci mettiamo d'accordo per un appuntamento, sempre se piaccio. Se non scatta l'intesa, non se ne fa nulla». A decidere se Cupido ha colpito, anche solo per una notte folle, non è Michele, ma le sue «clienti».
«Io non mi tiro indietro, anche perchè una donna non molto piacente può avere altri argomenti». Il portafogli? «Non solo - risponde il gigolò razza Piave - a volte mi interessa il giro delle amiche». Professionale, cura con grande attenzione il suo aspetto. «Faccio palestra. Bisogna tenersi allenati. E' un lavoro che richiede una buona forma fisica. Tra qualche anno, magari, sarò costretto a ritirarmi». E a tornare a tempo pieno a cantieri e ruspe. Per ora Michele si gode la compagnia del gentil sesso che per lui sta diventando il primo lavoro. «Guadagno bene - ammette - Mia moglie capisce e ormai non si è abituata. I miei figli sono ancora piccoli e non sanno nulla. Comunque la famiglia viene prima di tutto. Organizzo i miei appuntamenti in modo da non sottrarre tempo ai miei cari».
Finora ha lavorato con il passaparola, ma da qualche giorno si fa pubblicità con i volantini distribuiti in centro. «Alle donne piace la mia simpatia - confessa - Le faccio ridere, quattro coccole e la serata è fatta». Certo, spesso si va oltre, «ma è solo per lavoro».
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