Treviso si ferma per il funerale di Gilberto Benetton

Un lunghissimo applauso ha accompagnato l'arrivo del feretro dell'imprenditore al duomo di Treviso

Treviso si ferma per il funerale di Gilberto Benetton

TREVISO. Treviso si è fermata per l'addio a Gilberto Benetton. Un applauso ha accompagnato l'arrivo del feretro dell'imprenditore al duomo.

Tantissime le persone che hanno voluto dare l'addio a Gilberto Benetton, morto a 77 anni a causa dell'aggravarsi della malattia contro cui combatteva da tempo.

C'era tutta la famiglia riunita, politici, imprenditori, ma anche tanta gente comune. Il duomo non ce l'ha fatta a contenere tutte le persone che hanno voluto dire addio a Gilberto Benetton.

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A presiedere il rito don Adelino Bonuzzi, che proprio qualche mese fa aveva celebrato il rito per il fratello Carlo. Presenti tutti i membru famiglia dai fratelli ai nipoti, i massimi esponenti della finanza locale mentre per il Gruppo Benetton i manager Marco Patuano e Giovanni Castellucci, e Fabio Cerchiai. Assente la politica nazionale, presenti invece il Governatore Luca Zaia e il sindaco di Treviso Mario Conte.

Struggenti le lettere scritte dai nipoti: "Caro nonno ti voglio bene. Ti dico grazie. Aiutami a crescere e a diventare grande come te"

Con il trasferimento della salma verso il crematorio, e la successiva prevista traslazione delle ceneri nella tomba di famiglia di Ponzano Veneto, si è conclusa la cerimonia funebre per Gilberto Benetton.

Nell'omelia il celebrante ha fatto riferimento alle avversità che negli ultimi mesi hanno toccato la famiglia (a febbraio era mancato il marito di Giuliana, Fioravante Bertagnin, a luglio il fratello Carlo, mentre il 14 agosto si  è consumata la tragedia del crollo del ponte Morandi a Genova, la cui proprietà risale direttamente alla Holding), parlando di un "vento gagliardo e impetuoso che impone prove di ogni tipo".
 
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Gilberto Benetton è stato ricordato come una persona che amava invece  la "brezza leggera del silenzio" e che si era messo "al servizio del mondo dei giovani interpretando lo sport come percorso educativo. Nella sua interpretazione - ha aggiunto don Bortoluzzi - non è mai prevalso lo spirito agonistico anche quando dal centro sportivo della 'Ghirada', da lui fondato alla fine degli anni Ottanta, sono giunti risultati molto interessanti".
 
La conclusione della cerimonia è stata affidata a un ricordo di Paolo Vazzoler, capitano della formazione di basket, vincitrice nei decenni scorsi di titoli memorabili, e alla lettura di un brano di Henry Scott Holland, "Nella stanza accanto", da parte della figlia di Gilberto, Sabrina Benetton.
 
 

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