Treviso: sesso con la figliastra 17enne, patrigno indagato

TREVISO. È stato il ginecologo, durante una visita di routine, ad accorgersi che la ragazzina aveva avuto numerosi rapporti sessuali in particolare nelle settimane precedenti quella visita. Il problema era però che la diciassettenne, che aveva anche qualche deficit mentale, non doveva averne avuti, almeno non in piena coscienza.
In questo modo è quindi scattata la denuncia che ha portato all’avvio di un’inchiesta. Ed è così finito iscritto nel registro degli indagati l’ex compagno della madre, i due nel frattempo si erano infatti separati, che è stato accusato del gravissimo reato di violenza sessuale su minore.
la visita. La scoperta risale ai primi mesi di quest’anno. Niente faceva pensare quanto poi si è scoperto. La ragazzina infatti mai si era lamentata, non aveva dato segnali di cambio d’umore o lamentato dolori. Per questo quella visita ginecologica era stata vissuta come un appuntamento assolutamente di routine. Fino a quando il medico non ha constato cosa era successo. Era infatti evidente che la ragazzina non era più vergine. E così il professionista ha avvisato la madre che ha interrogato la figlia su cosa poteva essere accaduto.
la denuncia. Nel frattempo è anche scattata l’immediata denuncia alla questura che ha interessato del caso anche la Procura della Repubblica. Sul registro degli indagati è finito il nome dell’ex compagno della madre. I due nel frattempo si erano lasciati ma in precedenza non erano state certo poche le occasioni in cui lui aveva potuto stare a casa da solo con la “figliastra”. Era stata la stessa ragazzina ad indicarlo come l’uomo con cui aveva avuto rapporti sessuali.
L’inchiesta ora è arrivata ad un punto cruciale e ieri la ragazzina è stata anche sentita in sede di incidente probatorio e in ambiente protetto. Qui ha potuto confermare la sua versione dei fatti, fornendo anche alla Procura nuovi elementi contro il cinquantenne. A questo punto infatti si attende il deposito di alcune consulenze richiesta dalla magistratura e sarà quindi possibile chiudere le indagini e chiedere il rinvio a giudizio dell’uomo che, da parte sua, si dice pronto a poter smontare le accuse nei suoi confronti.
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