Treviso, restauro delle mura in ritardo: fine lavori slitta a ottobre 2025

L’intervento sulla cinta muraria doveva concludersi entro la primavera, ma il cronoprogramma è stato rivisto: proroga di 137 giorni per maltempo e modifiche progettuali

Federico De Wolanski
Il cantiere lungo le mura
Il cantiere lungo le mura

Il grande intervento per il recupero e valorizzazione della cinta muraria cittadina avviato il 13 dicembre 2023 sarebbe dovuto finire tra un mese e mezzo. Non sarà così. Era nell’aria, soprattutto dopo la decisione di far ulteriormente slittare all’estate il trasloco dei banchi del mercato inizialmente previsto per settembre, poi portato a gennaio ed ora pianificato solo per giugno.

I lavori, partiti in ritardo anche a causa di una modifica progettuale chiesta dal Genio civile e non prevista, sono in ritardo ancora oggi, e il cronoprogramma dell’opera è stato definitivamente rivisto pochi giorni fa quando la ditta appaltatrice ha chiesto e ottenuto una proroga di 137 giorni sui termini contrattuali.

Maltempo e ritardi

A rendere inevitabile lo slittamento dei termini di cinque mesi è stato il lungo elenco di problematiche messo nero su bianco a fine febbraio dalla ditta Polese, l’appaltatrice, da mesi impegnata nell’opera di restauro della fascia a nord della cinta muraria, intervento che ad oggi avrebbe dovuto essere pressoché finito permettendo di eseguire tutte le altre opere previste dal progetto da 6,9 milioni di euro (5,2 milioni di lavori) che l’azienda di Sacile si è aggiudicata con una offerta da 4,8 milioni sui 5,2 di gara.

Letto il dossier, il direttore lavori a metà marzo ha messo il timbro sulla proposta di proroga. «Il nuovo termine ultimo viene fissato al giorno 7 ottobre 2025» ha ufficializzato anche il Comune, preparandosi a una nuova estate di cantieri.

Cosa manca

Da inizio aprile il cantiere in corso lungo le mura a nord (le uniche che il progetto prevede di restaurare) si sposterà a lato di Porta Santi Quaranta, occupando parte della lunetta dei bus. Gli operai interverranno per sistemare i vialetti dei giardini a ridosso del Put e consolideranno tutto l’argine della fossa delle mura e rimarranno lì per circa tre mesi.

Ma in sospeso c’è ancora tutto l’intervento per la realizzazione e posa della nuova passerella pedonale che collegherà la ciclopedonale del Put con l’isola del Paradiso, quello che avrebbe dovuto iniziare due mesi fa, ma dopo la chiusura della ciclopedonale (oggi recintata) non è mai iniziato. Rinviato anche l’intervento che avrebbe dovuto – a fine 2024 – occupare parte degli stalli auto al pattinodromo.

Il resto

Manca poi la realizzazione della passerella sotto il bastione delle Stefanini; manca il restauro del tratto di mura di piazzale Burchiellati (si farà da giugno); manca la realizzazione dei “segni” delle mura che il progetto prevede di fare all’altezza dei principali accessi alla città, quelli un tempo chiusi dalla cinta.

E questo solo sul fronte degli interventi significativi. Insomma: lavoro non manca. E continua a far discutere la chiusura dei giardinetti. Anche quella doveva durare poche settimane, a detta del Comune.

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