Treviso: quasi due ore per un prelievo di sangue, ressa a Borgo Cavalli

Venerdì 700 persone al centro prelievi di Borgo Cavalli all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Benazzi: «In un giorno 200 utenti in più della media»
TREVISO 24/04/06 CODA UFFICIO PRENOTAZIONI U.L.S.S. DI BORGO CAVALLI CODA UFFICIO PRENOTAZIONI U.L.S.S. DI BORGO CAVALLI
TREVISO 24/04/06 CODA UFFICIO PRENOTAZIONI U.L.S.S. DI BORGO CAVALLI CODA UFFICIO PRENOTAZIONI U.L.S.S. DI BORGO CAVALLI

TREVISO. Afflusso record nella mattinata di venerdì scorso al poliambulatorio di Borgo Cavalli con ritardi e qualche lamentela da parte dei cittadini in coda per effettuare il prelievo del sangue. Complice il ponte dell'Immacolata molti hanno approfittato della giornata per sottoporsi alle analisi ematologiche. Il risultato è stato 700 presenze contro le 500 che mediamente vengono registrate ogni giorno.

Ad un certo punto, nella sala d'attesa ha cominciato a circolare la voce che la coda fosse dovuta alla mancanza di siringhe per i prelievi, ma l'ipotesi è stata smentita ieri dall'azienda sanitaria trevigiana. «Non ci sono state carenza di siringhe, possiamo contare su una scorta di oltre 7 mila unità che ci mette al riparo da questo rischio», sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl di Marca.

«Quello che ha determinato l'attesa è stato il numero di presenze decisamente superiore alla media, parliamo di 200 pazienti in più rispetto agli accessi che quotidianamente registriamo al poliambulatorio. Anziché 500 persone ne sono arrivate 700 e questo ha determinato qualche rallentamento nel servizio».

Tuttavia non sono mancate le lamentele da parte dei pazienti, che hanno visto la fila ingrossarsi verso le 9.30 e hanno atteso in alcuni casi fino alle 11 per potersi sottoporre all'esame del sangue. Nelle ultime settimane Borgo Cavalli è salito agli onori della cronaca anche per le tensioni tra cittadini e lavoratori agli sportelli del Cup, il centro unico prenotazioni dell'azienda sanitaria. Pochi giorni fa, la Cgil aveva denunciato la preoccupazione dei dipendenti agli sportelli, divenuti bersaglio di «urla e gesti di aggressività da parte dell'utenza». Altra istanza presentata dal sindacato, la necessità di adeguare gli spazi del Cup, problematica quest'ultima già al vaglio della direzione aziendale che sta lavorando a una soluzione.

 

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