Park Vittoria in alto mare: si scava ancora sul monumento ai Caduti

Ad oggi doveva essere già chiarito se il grande multipiano da 430 posti in centro a Treviso poteva essere realizzato e come, invece ancora nulla è stato chiarito

Federico De Wolanski
Tecnici al lavoro in piazza Vittoria a Treviso
Tecnici al lavoro in piazza Vittoria a Treviso

Si scava, ancora, sotto il monumento ai caduti di piazza Vittoria. Il 23 aprile i tecnici incaricati dalla Soprintendenza di effettuare i sondaggi per stabilire lo stato del manufatto alla memoria hanno iniziato una nuova campagna di indagine dopo quella fatta già lo scorso gennaio.

Ad oggi doveva essere già chiarito se il grande multipiano da 430 posti poteva essere realizzato e come, invece è ancora tutto in alto mare.

Ancora indagini

Non è bastato quanto evidenziato dagli scavi fatti in inverno, quelli che dovevano constatare in che condizioni fossero le fondamenta, e se i disegni in possesso del Comune e della Soprintendenza collimassero con la realtà. È stato chiesto di aprire un altro saggio nell’area ovest del monumento ai Caduti, zona che fino ad oggi non era stata oggetto di indagini.

Quanto dureranno? Pochi giorni par di capire, il Comune non è a conoscenza delle tempistiche tanto che in parecchi uffici si ipotizzava che «l’ulteriore approfondimento» fosse stato già eseguito.

Dovrebbe essere l’ultimo, condizionare obbligatorio, e dovrebbe dare finalmente la possibilità alla Soprintendenza di dire se è possibile il trasloco dei Caduti o meno, tema di cui si discute ormai da quasi un anno.

La storia infinita

C’è chi ritiene si stia facendo “melina”, chi allarga le braccia e spera che prima o poi una decisione arrivi, chi pensa che sia opportuno ormai cestinare tutto perché i tempi non sono più maturi, paiono avariati. Era la fine dell’anno scorso quando sia il sindaco Conte che l’assessore all’urbanistica e mobilità De Checchi sentenziavano: «Entro due mesi (febbraio, ndr) vogliamo avere un responso chiaro sulla fattibiltà dell’opera, o salta tutto».

Parole forti, ma sono passati cinque mesi da allora e non c’è nulla di definito, né è saltato alcunché.

Si scava ancora, si studia ancora allontanando sempre più quel paletto dato da quasi un anno e mezzo per l’avvio dei lavori, con il nervosismo ai piani alti che serpeggia già da tempo.

Il cantiere in perenne rinvio

Quando il Comune deliberò il ritorno al Park Vittoria (inizio 2024) si corse subito a dare una tempistica ipotizzando di arrivare davanti al notaio in primavera e poter dare avvio alle fasi iniziali dell’intervento a inizio estate. Giugno il mese cruciale, infatti, per l’assenza del traffico studentesco, la minor pressione sulla piazza, e tre mesi di estate da sfruttare per scavi e posizionamento mezzi senza creare troppi disagi, e per dare il via allo smontaggio del monumento ai Caduti (il progetto prevederebbe di toglierlo a blocchi, portarlo in un’area dove verrà restaurato, e rimontarlo sul posto una volta finito il park).

Ma l’estate 2024 è volata senza che si muovesse foglia, così l’autunno e l’inverno, ed oggi si è ancora ben lungi dal solo pensare di firmare un contratto in tempi brevi.

Giugno 2025 come possibile avvio del cantiere (seppur in forma minima) viene considerato anche qualcuno ai piani alti di Ca’ Sugana come obiettivo «irrealizzabile».

Quindi? Nessuno si espone. In Comune «si attende il parere della Soprintendenza», frase ripetuta come un mantra da febbraio. E visto il nuovo cantiere avviato ieri, non c’è da immaginare arrivi a strettissimo giro di posta. 

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