Treviso, l’ex Inail diventa un albergo di 80 camere

Svolta per il complesso di via D’Annunzio: la gestione passa a B&B Hotels, che ci investirà 3 milioni
zago agenzia foto film trevis ex sede inail via battisti vai risorgimeneto
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TREVISO. L’ex Inail di via D’Annunzio diventerà un albergo di 80 stanze. E Ascom s’infuria.

Si chiude in questo modo la lunga vicenda relativa al maxi complesso a ridosso del centro storico, per il quale - fino ad ora - i proprietari non erano riusciti a trovare una destinazione. L’annuncio è arrivato ieri mattina da i3Inail, il fondo istituito da Invimit, proprietario dell’edificio, con l’obiettivo di gestire gli immobili dismessi di Inail e altre società statali. Il complesso di via D’Annunzio, sei piani, 2.400 metri quadrati di superficie e un’autorimessa di 25 mila, è stato affittato dalla B&B Hotels Italia, una catena internazionale di alberghi che ha già 22 hotels aperti sul territorio nazionale. B&B Hotels investirà circa 3 milioni di euro nella ristrutturazione dell’edificio per garantirgli una destinazione turistico-ricettiva, e la gestione sarà regolata da un contratto di affitto “long term”, cioè per diversi anni a venire. Di sicuro, almeno per il tempo necessario a rientrare del massiccio investimento.

Quello che non piace ad Ascom è che si tratterà dell’ennesimo albergo in città. E secondo gli addetti ai lavori, non ce ne sarebbe proprio bisogno. «Che senso ha un nuovo hotel, quando l’occupazione media delle strutture in Provincia, e nel capoluogo, non supera il 36%?» si chiede Piero Tedesco, direttore Ascom Treviso, anche lui ignaro delle trattative in corso per l’ex Inail, «ora le strutture sono tutte piene perché c’è la mostra di Goldin, ma normalmente la situazione è diversa. Questo albergo all’ex Inail è un punto di domanda. Concordo sul fatto che piuttosto di una sede abbandonata sia meglio una struttura ricettiva, ma forse era da trovare una soluzione diversa».

Il contratto firmato a Roma lunedì tra i3Inail e B&B Hotels ha colto di sorpresa tutti, compresa l’amministrazione comunale, “tirata per la giacchetta” dagli enti preposti al turismo in città, perché ora - con una struttura in più in centro - sia potenziata anche l’offerta. La società che ha acquisito la gestione del sito si è data 24 mesi di tempo per realizzare «una struttura alberghiera di circa 80 stanze».

Il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo, esprime soddisfazione: «Questo dimostra che ci sono investitori che credono nella città e nel suo centro storico. Il Comune farà la sua parte nelle autorizzazioni». Al contrario, c’è anche chi spera sia ancora possibile fare un passo indietro: «Prima di dare i relativi permessi, mi auguro che l’amministrazione faccia le sue valutazioni», spiega Giovanni Garatti, presidente del Consorzio Promozione Turistica della Marca, «di solito alla crescita di disponibilità si deve accompagnare una crescita dell’indotto turistico e dell’offerta di mostre ed eventi, c’è sempre un equilibrio da rispettare e mi auguro che si riesca a farlo anche stavolta». Anche secondo Garatti l’offerta di posti letto in centro a Treviso è sufficiente, confermando i dati di Ascom. 

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