Treviso, inaugurate le due nuove coresidenze per soggetti fragili

Taglio del nastro il 24 settembre per Casa Quadrifoglio, in zona ospedale, e Casa delle stelle, a Monigo, a beneficio di 10 soggetti fragili. I due appartamenti rientrano in un progetto più ampio (ed extra comunale), che comprende altre tre strutture e laboratori digitali, finanziato con 1,4 milioni di fondi Pnrr

Mattia Toffoletto
Un momento dell'inaugurazione di Casa Quadrifoglio
Un momento dell'inaugurazione di Casa Quadrifoglio

Un'opportunità, per i disabili intellettivi e fisici, per uscire di casa e costruirsi una propria vita. Sono stati inaugurati oggi mercoledì 24 settembre due nuovi co-housing, Casa Quadrifoglio in zona ospedale e Casa delle stelle a Monigo, a beneficio di 10 soggetti fragili.

I due appartamenti rientrano in un progetto più ampio (ed extra comunale), che comprende altre tre strutture e laboratori digitali, finanziato con 1,4 milioni di fondi Pnrr. Il primo co-housing ad aprire le porte era stato Casa di Lara (Arep) a Villorba nel febbraio 2024, poi lo scorso luglio era toccato a Casa Armonica a Monigo.

L'ultimo taglio del nastro sarà per Casa Sole, il 18 ottobre, a Preganziol. Nel complesso, i cinque appartamenti possono garantire spazio a 24 persone: i residenti attuali hanno un'età media di 35 anni. Trentadue soggetti fragili sono stati coinvolti nei "campus delle abilità", laboratori pensati per aiutare le persone ad affrancarsi: come si fa la lista della spesa, come si cucina, come si mette in funzione la lavatrice.

Casa Quadrifoglio, in via Marchesan, è un appartamento acquistato dall'omonima cooperativa, che ha la sede a due passi: dà spazio a quattro residenti. Casa delle Stelle, voluta dalla Cooperativa Solidarietà, prende forma da un appartamento concesso dal Comune in comodato d'uso: abitano in sei. Per il co-housing di Preganziol, due posti sono già occupati e ne restano altrettanti disponibili. I progetti Pnrr - Real Life-Percorsi di residenzialità e Home and job tales - sono decollati in sinergia con l'Ulss, riunendo 18 associazioni del terzo settore.

«Un'inquilina ha usato il termine "libera" per spiegare la sua nuova esperienza in co-housing. Una parola che dice tutto. In futuro cercheremo altri fondi europei per dare ulteriore sviluppo a questi progetti», commenta il sindaco Mario Conte.

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